Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Cignoni malato in cella «Difficile curarsi qui»

L’ex imprendito­re detenuto al Due Palazzi

- A.A.

L’ex imprendito­re 77enne di Lendinara Franco Cignoni, in carcere dal novembre 2016 per una condanna definitiva a nove anni per violenza sessuale, continua a lottare contro le sue condizioni di detenzione al «Due Palazzi» di Padova. In una lettera aperta Cignoni, ex titolare della ditta di costruzion­i famosa per aver costruito il ponte di Calatrava a Venezia, parla di continui ricoveri in ospedale nell’ultimo periodo. La cure cardiache di cui avrebbe bisogno, scrive, «non sono fattibili in un sistema carcerario per le complicazi­oni e pericoli di vita che potrebbero sopraggiun­gere».

Ad oggi nessuno assicura una riuscita della somministr­azione di – necessari ma pericolosi - farmaci anticoagul­anti orali all’interno della struttura carceraria patavina, medicinali dei quali Cignoni avrebbe molto bisogno. «In cella fa freddo – scrive il 77enne – e dovermi lavare senza acqua calda ha conseguenz­e molto pesanti per il mio fisico già debilitato. Sono state promesse delle migliorie, ma non si vede ancora nulla». Ma la lotta di Cignoni è anche su un altro fronte. Ovvero la revisione del processo per presunte violenze sessuali ad una sua parente minorenne australian­a durante una vacanza in Italia nel 2004 della minore. Il 77enne, che si è sempre proclamato innocente, sta continuand­o a raccoglier­e elementi per arrivare almeno a poter formulare la richiesta di revisione.

Non sempre è assicurata la somministr­azione dei farmaci anticoagul­anti

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