Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
«Coimpo», fallimento dichiarato Timori per i costi delle bonifiche
Adria, Barbujani: non lasciateci soli. Incontro con agricoltori e cacciatori
Era nell’aria da tempo, ed è arrivata. La procedura fallimentare a carico della «Coimpo» è stata decretata l’altro ieri dal giudice Mauro Martinelli. Il curatore designato è il commercialista del capoluogo Riccardo Bergamo. La prima udienza coi creditori è stata fissata per il 5 aprile.
«Non possiamo rimanere col cerino in mano» commenta il sindaco di Adria Massimo Barbujani che ha già affidato la questione al consulente legale, Giorgio Trovato, perché i costi di bonifica del sito (secondo le stime più ottimistiche attorno al milione di euro) non ricadano sul Comune. «Il nostro avvocato — spiega il sindaco — sta predisponendo le azioni proprio per evitare che questo accada. Dopo avere ricevuto il documento dei carabinieri della Forestale, le preoccupazioni sono salite a mille».
Il riferimento è alla relazione sugli esiti dell’attività di indagine ambientale su 377 ettari di terreni agricoli attorno all’ex stabilimento, che hanno rilevato concentrazioni elevate di nichel, zinco, idrocarburi, diossine e furani in un’area che include Adria, Pettorazza, Ceregnano, Gavello, Villadose, San Martino di Venezze e Papozze. Accertamenti condotti nel 2015 nell’ambito delle indagini della Dda (Direzione distrettuale anti-mafia) di Venezia sull’ipotesi di smaltimento illecito di rifiuti, inchiesta che si affianca a una analoga della Procura di Firenze e al filone per omicidio colposo in corso a Rovigo, dopo l’incidente sul lavoro in azienda del 22 settembre 2014 quando morirono quattro operai.
«Non vogliamo essere lasciati soli — ribadisce Barbujani — e per questo siamo determinati a chiedere aiuto a tutti i livelli. All’incontro coi sindaci dell’1 febbraio abbiamo esteso l’invito agli assessori regionali competenti, Cristiano Corazzari e Gianpaolo Bottacin».
Il presidente della Provincia, Marco Trombini, apre al Comune di Adria. Per Trombini «il percorso per risolvere la questione della bonifica va fatto col Comune di Adria, evitando polemiche e ostacoli. A titolo personale, devo dire che, da molti mesi, m’ero fatto l’idea che l’azienda non avrebbe contribuito in alcun modo con fondi propri alla bonifica».
Temi che verranno affrontati l’1 febbraio nell’incontro tra i sette sindaci polesani interessati e che saranno anticipati già domani in un incontro con le associazioni agricole e dei cacciatori, convocato congiuntamente da Barbujani e dall’assessore all’Ambiente, Giorgia Furlanetto, esponente di Fd’I e schierata con i consiglieri dissidenti di maggioranza, determinati a chiedere — con l’opposizione — l’allontanamento del vicesindaco Federico Simoni, da loro tacciato di rapporti poco trasparenti con «Coimpo». Barbujani sulla crisi politica nicchia: «Per ora non ho novità».