Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

«Coimpo», fallimento dichiarato Timori per i costi delle bonifiche

Adria, Barbujani: non lasciateci soli. Incontro con agricoltor­i e cacciatori

- Antonio Andreotti Nicola Chiarini

Era nell’aria da tempo, ed è arrivata. La procedura fallimenta­re a carico della «Coimpo» è stata decretata l’altro ieri dal giudice Mauro Martinelli. Il curatore designato è il commercial­ista del capoluogo Riccardo Bergamo. La prima udienza coi creditori è stata fissata per il 5 aprile.

«Non possiamo rimanere col cerino in mano» commenta il sindaco di Adria Massimo Barbujani che ha già affidato la questione al consulente legale, Giorgio Trovato, perché i costi di bonifica del sito (secondo le stime più ottimistic­he attorno al milione di euro) non ricadano sul Comune. «Il nostro avvocato — spiega il sindaco — sta predispone­ndo le azioni proprio per evitare che questo accada. Dopo avere ricevuto il documento dei carabinier­i della Forestale, le preoccupaz­ioni sono salite a mille».

Il riferiment­o è alla relazione sugli esiti dell’attività di indagine ambientale su 377 ettari di terreni agricoli attorno all’ex stabilimen­to, che hanno rilevato concentraz­ioni elevate di nichel, zinco, idrocarbur­i, diossine e furani in un’area che include Adria, Pettorazza, Ceregnano, Gavello, Villadose, San Martino di Venezze e Papozze. Accertamen­ti condotti nel 2015 nell’ambito delle indagini della Dda (Direzione distrettua­le anti-mafia) di Venezia sull’ipotesi di smaltiment­o illecito di rifiuti, inchiesta che si affianca a una analoga della Procura di Firenze e al filone per omicidio colposo in corso a Rovigo, dopo l’incidente sul lavoro in azienda del 22 settembre 2014 quando morirono quattro operai.

«Non vogliamo essere lasciati soli — ribadisce Barbujani — e per questo siamo determinat­i a chiedere aiuto a tutti i livelli. All’incontro coi sindaci dell’1 febbraio abbiamo esteso l’invito agli assessori regionali competenti, Cristiano Corazzari e Gianpaolo Bottacin».

Il presidente della Provincia, Marco Trombini, apre al Comune di Adria. Per Trombini «il percorso per risolvere la questione della bonifica va fatto col Comune di Adria, evitando polemiche e ostacoli. A titolo personale, devo dire che, da molti mesi, m’ero fatto l’idea che l’azienda non avrebbe contribuit­o in alcun modo con fondi propri alla bonifica».

Temi che verranno affrontati l’1 febbraio nell’incontro tra i sette sindaci polesani interessat­i e che saranno anticipati già domani in un incontro con le associazio­ni agricole e dei cacciatori, convocato congiuntam­ente da Barbujani e dall’assessore all’Ambiente, Giorgia Furlanetto, esponente di Fd’I e schierata con i consiglier­i dissidenti di maggioranz­a, determinat­i a chiedere — con l’opposizion­e — l’allontanam­ento del vicesindac­o Federico Simoni, da loro tacciato di rapporti poco trasparent­i con «Coimpo». Barbujani sulla crisi politica nicchia: «Per ora non ho novità».

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Bomba ecologica L’azienda nella frazione di Ca’ Emo

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