Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Lezione all’università Il Bo respinge Grillo
Padova, docente di robotica lo chiama, l’Università si oppone. E Beppe parla agli studenti in streaming
Il docente di neurorobotica sociale dell’università di Padova, Roberto Mancin, ha invitato Beppe Grillo per una lezione. L’iniziativa è stata bloccata dal rettore per «inopportunità». Grillo ha parlato in streaming.
Poteva esserci l’Università di Padova nel ritorno al futuro di Beppe Grillo. Se c’è stata solo in parte, è perché la voce della sua presenza in aula si è sparsa con pochissimo preavviso e l’Ateneo non se l’è sentita di aprire le porte a un ospite così ingombrante, per di più in piena campagna elettorale; sfiorato l’incidente diplomatico, il comico genovese ha trovato comunque il modo di partecipare alla lezione in streaming e di salutare gli studenti dal monitor di un robot con tablet incorporato.
L’insolita vicenda, che mescola politica, didattica e fantascienza all’ombra del Santo, inizia nell’ambito di Informatica medica, un corso di studio a cavallo tra il dipartimento di Salute della donna e del bambino e quello di Ingegneria dell’informazione; il responsabile del corso è Roberto Mancin, ingegnere informatico ed esperto di neurorobotica sociale, che si occupa di sistemi e tecnologie innovative in ambito sanitario. Oltre ad aver sostenuto l’attuale vicesindaco Arturo Lorenzoni (docente di Economia dell’energia al Bo) alle ultime elezioni comunali, Mancin ha portato a Pediatria la robot therapy per distrarre i piccoli pazienti in attesa di intervento e ha addirittura inserito un robot nella commissione di laurea che ha ascoltato la tesi di un suo studente; in passato, Mancin e i suoi robottini sono saliti anche sul palco degli spettacoli padovani di Beppe Grillo, che ha sempre dedicato ampio spazio ai temi dell’intelligenza artificiale.
Nulla di strano, dunque, che nei giorni scorsi Mancin abbia scritto a Grillo e gli abbia detto che il suo corso terminava ieri, con l’ultima lezione del semestre in un laboratorio di robotica davanti a una decina di studenti. Quel che forse Mancin non si aspettava è stata la risposta di Grillo: proprio in questi giorni, infatti, il padre del Movimento 5 stelle ha presentato la nuova versione del suo blog, dove ha intenzione di tornare a viaggiare e realizzare interviste con temi e personaggi all’avanguardia. Travolto dall’entusiasmo, Grillo ha risposto che sarebbe venuto a Padova di persona per assistere all’ultima lezione di Mancin, con fotocamere e telecamere al seguito per raccontare l’esperienza sul suo blog.
Martedì, quando la voce è arrivata al rettore Rosario Rizzuto, l’allarme era già rientrato: Sandro Zampieri, il direttore di dipartimento di Ingegneria dell’informazione, era già intervenuto per spiegare che organizzare un incontro del genere sarebbe stato un po’ problematico. «Abbiamo solo fatto notare che l’arrivo di Grillo avrebbe suscitato un enorme clamore mediatico, e che il laboratorio di robotica non era proprio il luogo più indicato per ospitare un evento di questo tipo», spiega Zampieri. Di fronte al richiamo del dipartimento, Mancin ha fatto retromarcia e ha chiesto a Grillo di rimanere a Genova, mentre Rizzuto ha preso atto della situazione e si è limitato a sottolineare che la presenza di Grillo in aula avrebbe sollevato un problema di opportunità politica. Ieri, viste le premesse, l’ultima lezione del corso si è svolta a porte chiuse, con intrusi allontanati e ingresso riservato agli studenti registrati; in aula ovviamente c’era anche un umanoide con un tablet sul petto. E sul monitor c’era Beppe Grillo, in collegamento da Genova (anche se a un certo punto la linea è caduta). Il guru del M5S ha ascoltato la presentazione del professor Emanuele Menegatti, quindi ha parlato agli studenti: «Sono entusiasta delle cose che fate, la robotica è molto importante per lo sviluppo dei bambini. Continuate così».
«Beppe aveva chiesto di partecipare alla lezione da spettatore e nel collegamento non ha parlato di politica spiega Mancin -. Io gli ho detto di sì perché è una persona curiosa e competente, che si occupa di questi temi con sincero interesse; se la richiesta fosse arrivata da qualche altro politico, probabilmente non avrei accettato. Se avessi chiesto il permesso di ospitare Grillo, l’avrei avuto dopo due mesi: ho cercato di farlo venire senza farlo sapere e ho commesso un errore di cui mi assumo la responsabilità. In futuro cercheremo di organizzare un altro incontro, rispettando tutte le disposizioni del caso».