Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Evade dal carcere spagnolo riappare in cella in Albania Giallo sul narcos padovano
Era stato arrestato nel 2011 per traffico internazionale di droga
L’ultima volta che si fece il nome di Giuliano Velo, 59enne di Cittadella scomparso da un carcere spagnolo e ricomparso in un carcere albanese, fu per una tra le più imponenti operazioni antidroga dei carabinieri, che avevano visto le ramificazioni del narcotraffico espandersi fino alla Spagna.
Era il dicembre del 2011 e sotto sequestro erano finite 2,6 tonnellate di marijuana così ben lavorata che lo stesso dipartimento di medicina legale di Padova che aveva analizzato i campioni, aveva riconosciuto che di così alta qualità in giro non ce n’era.
Ebbene nell’ambito di quella maxi-operazione, che aveva visto il coinvolgimento anche della Guardai Civil spagnola, Velo era finito in manette, insieme ad altri 8 veneti, perché considerato membro dell’organizzazione criminale che si dedicava al traffico internazionale di droga e che doveva far arrivare l’erba in Italia, e in particolare a Padova, dopo averla stoccata e lavorata per mesi in veri nei capannoni spagnoli.
Nell’ambito di quell’inchiesta il cittadellese, che poi aveva acquisito la residenza a Malaga, era stato portato in carcere in Spagna.
E il giallo inizia proprio dalla penisola iberica. Velo infatti sarebbe sparito dalla Spagna e ricomparso nel 2017 in Albania, dove la polizia del posto lo ha arrestato per motivi non ben precisati. Scarne informazioni su di lui si trovano sui canali di stampa albanese, che danno notizia del suo arresto fatto il 30 settembre scorso. Ebbene ieri davanti al giudice per le udienze preliminari Mariella Fino è arrivata l’inchiesta del 2011 in cui era coinvolto proprio Velo e il giudice si è riservata di valutare il caso alla luce di quella che risulta essere un’evasione dal carcere spagnolo.
È da capire come e quando il detenuto è riuscito ad allontanarsi dal carcere e in che contesto sia stato di nuovo arrestato in Albania. Una sparizione e una riapparizione, quella dell’imputato, che potrebbero aggravare di molto la sua posizione.
Velo era stato arrestato in Spagna dopo lunghe indagini avviate dai carabinieri di Cittadella dopo che avevano intercettato marijuana con un tasso di Thc, principio attivo dell’erba, doppio rispetto a quello che si trova normalmente in giro. Era stata proprio la particolarità della tipologia di droga a mettere nei guai i trafficanti internazionali: coinvolgendo la Direzione dei servizi centrali antidroga di Roma si era risaliti ai distributori collocati in Spagna, dove la marijuana veniva raccolta e fatta seccare in capannoni poco lontani dalle ferrovie. Le indagini proseguirono per individuare tutti i responsabili dei traffici. La fuga di Giuliano Velo, seguita al suo arresto, rientrano in questi accertamenti. Con ogni probabilità si chiederanno accertamenti da parte della polizia spagnola e di quella albanese, in modo da inquadrare perfettamente lo stato delle accuse.