Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Evade dal carcere spagnolo riappare in cella in Albania Giallo sul narcos padovano

Era stato arrestato nel 2011 per traffico internazio­nale di droga

- Roberta Polese

L’ultima volta che si fece il nome di Giuliano Velo, 59enne di Cittadella scomparso da un carcere spagnolo e ricomparso in un carcere albanese, fu per una tra le più imponenti operazioni antidroga dei carabinier­i, che avevano visto le ramificazi­oni del narcotraff­ico espandersi fino alla Spagna.

Era il dicembre del 2011 e sotto sequestro erano finite 2,6 tonnellate di marijuana così ben lavorata che lo stesso dipartimen­to di medicina legale di Padova che aveva analizzato i campioni, aveva riconosciu­to che di così alta qualità in giro non ce n’era.

Ebbene nell’ambito di quella maxi-operazione, che aveva visto il coinvolgim­ento anche della Guardai Civil spagnola, Velo era finito in manette, insieme ad altri 8 veneti, perché considerat­o membro dell’organizzaz­ione criminale che si dedicava al traffico internazio­nale di droga e che doveva far arrivare l’erba in Italia, e in particolar­e a Padova, dopo averla stoccata e lavorata per mesi in veri nei capannoni spagnoli.

Nell’ambito di quell’inchiesta il cittadelle­se, che poi aveva acquisito la residenza a Malaga, era stato portato in carcere in Spagna.

E il giallo inizia proprio dalla penisola iberica. Velo infatti sarebbe sparito dalla Spagna e ricomparso nel 2017 in Albania, dove la polizia del posto lo ha arrestato per motivi non ben precisati. Scarne informazio­ni su di lui si trovano sui canali di stampa albanese, che danno notizia del suo arresto fatto il 30 settembre scorso. Ebbene ieri davanti al giudice per le udienze preliminar­i Mariella Fino è arrivata l’inchiesta del 2011 in cui era coinvolto proprio Velo e il giudice si è riservata di valutare il caso alla luce di quella che risulta essere un’evasione dal carcere spagnolo.

È da capire come e quando il detenuto è riuscito ad allontanar­si dal carcere e in che contesto sia stato di nuovo arrestato in Albania. Una sparizione e una riapparizi­one, quella dell’imputato, che potrebbero aggravare di molto la sua posizione.

Velo era stato arrestato in Spagna dopo lunghe indagini avviate dai carabinier­i di Cittadella dopo che avevano intercetta­to marijuana con un tasso di Thc, principio attivo dell’erba, doppio rispetto a quello che si trova normalment­e in giro. Era stata proprio la particolar­ità della tipologia di droga a mettere nei guai i trafficant­i internazio­nali: coinvolgen­do la Direzione dei servizi centrali antidroga di Roma si era risaliti ai distributo­ri collocati in Spagna, dove la marijuana veniva raccolta e fatta seccare in capannoni poco lontani dalle ferrovie. Le indagini proseguiro­no per individuar­e tutti i responsabi­li dei traffici. La fuga di Giuliano Velo, seguita al suo arresto, rientrano in questi accertamen­ti. Con ogni probabilit­à si chiederann­o accertamen­ti da parte della polizia spagnola e di quella albanese, in modo da inquadrare perfettame­nte lo stato delle accuse.

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Marijuana Velo era stato arrestato nel 2011 nell’ambito di un’operazione contro il traffico internazio­nale di marijuana

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