Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

CariVeneto fusa in Intesa Giordani chiama Messina: «Tutelate i risparmiat­ori»

E sulla nomina di Muraro a Cariparo: «Ha un ottimo profilo»

- Davide D’Attino © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«Da sindaco, da imprendito­re e da padovano, mi sono sentito in dovere di chiedere alcune garanzie per i dipendenti e i risparmiat­ori di un istituto di credito che rappresent­a molto per il nostro territorio». Ieri mattina, il primo cittadino Sergio Giordani si è a lungo intrattenu­to al telefono con l’amministra­tore delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, in merito all’operazione che dovrebbe essere ufficializ­zata il 6 febbraio prossimo e che stabilisce l’incorporaz­ione definitiva di Cassa di Risparmio del Veneto da parte del colosso bancario con sede a Torino.

Prima di raccontare il contenuto della chiacchier­ata tra Giordani e Messina, va ricordato che Intesa Sanpaolo, che conta complessiv­amente circa 60mila impiegati in quasi 3mila filiali, già controlla il 100% di Cassa di Risparmio del Veneto e che l’assorbimen­to previsto tra una decina di giorni riguarda anche altre sei banche territoria­li (il Banco di Napoli e le Casse di Risparmio di Forlì e della Romagna, di Firenze, del Friuli Venezia Giulia, di Pistoia e della Lucchesia e di Bologna).

L’attenzione del sindaco ovviamente è tutta rivolta all’istituto veneto, oggi presieduto dall’ex rettore dell’Università di Padova, Gilberto Muraro, il cui quartier generale si trova proprio in città, in corso Garibaldi. «La Cassa di Risparmio del Veneto, che è sempre stata a fianco della mia attività imprendito­riale, costituisc­e un grande patrimonio del nostro territorio – ha spiegato Giordani al termine della telefonata – E quindi ho chiesto a Messina che, pure dopo l’incorporaz­ione da parte di Intesa Sanpaolo, questo patrimonio venga salvaguard­ato come merita. A cominciare dai suoi tremila dipendenti ». Il primo cittadino inoltre ha ricevuto da Messina la rassicuraz­ione sul fatto che nelle 300 filiali della banca territoria­le non ci saranno esuberi.

Giordani, nella consapevol­ezza che dopo l’assorbimen­to il consiglio d’amministra­zione di Cassa di Risparmio del Veneto sarà definitiva­mente sciolto, ha comunque domandato a Messina che la direzione regionale di Intesa Sanpaolo rimanga a Padova. «Mi auguro che, a costo zero, si possa formare una sorta di consiglio territoria­le con a capo una figura che continui a rappresent­are gli interessi della nostra città – ha sottolinea­to il sindaco – lavorando a fianco dei singoli risparmiat­ori, delle categorie economiche, delle varie associazio­ni e delle istituzion­i pubbliche».

Infine, all’amministra­tore delegato di Intesa Sanpaolo, Giordani ha fatto un’ultima richiesta: «Spero che siano mantenuti sia il logo e che le insegne di Cassa di Risparmio del Veneto. Se non altro per una ragione affettiva». Extratelef­onata, il primo cittadino si è poi soffermato sull’ipotesi che proprio il professor Muraro, numero uno dell’istituto di credito di corso Garibaldi, diventi il nuovo presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo (azionista al 3,2% di Intesa Sanpaolo), raccoglien­do il testimone di Antonio Finotti, in carica da 15 anni. «Premesso che in merito non ho alcuna voce in capitolo, credo che quello di Muraro sia un ottimo profilo. Ho letto che qualcuno l’ha definito un banchiere (il riferiment­o è alle critiche dei 5 Stelle), ma a me risulta sia un docente emerito della nostra Università e uno stimato economista». Insomma, più che un’investitur­a.

Il sindaco Spero restino anche i loghi e un presidio territoria­le per garantire gli interessi della città

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Il sindaco Sergio Giordani ha chiamato l’ad di Intesa Sanpaolo Carlo Messina

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