Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
CariVeneto fusa in Intesa Giordani chiama Messina: «Tutelate i risparmiatori»
E sulla nomina di Muraro a Cariparo: «Ha un ottimo profilo»
«Da sindaco, da imprenditore e da padovano, mi sono sentito in dovere di chiedere alcune garanzie per i dipendenti e i risparmiatori di un istituto di credito che rappresenta molto per il nostro territorio». Ieri mattina, il primo cittadino Sergio Giordani si è a lungo intrattenuto al telefono con l’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, in merito all’operazione che dovrebbe essere ufficializzata il 6 febbraio prossimo e che stabilisce l’incorporazione definitiva di Cassa di Risparmio del Veneto da parte del colosso bancario con sede a Torino.
Prima di raccontare il contenuto della chiacchierata tra Giordani e Messina, va ricordato che Intesa Sanpaolo, che conta complessivamente circa 60mila impiegati in quasi 3mila filiali, già controlla il 100% di Cassa di Risparmio del Veneto e che l’assorbimento previsto tra una decina di giorni riguarda anche altre sei banche territoriali (il Banco di Napoli e le Casse di Risparmio di Forlì e della Romagna, di Firenze, del Friuli Venezia Giulia, di Pistoia e della Lucchesia e di Bologna).
L’attenzione del sindaco ovviamente è tutta rivolta all’istituto veneto, oggi presieduto dall’ex rettore dell’Università di Padova, Gilberto Muraro, il cui quartier generale si trova proprio in città, in corso Garibaldi. «La Cassa di Risparmio del Veneto, che è sempre stata a fianco della mia attività imprenditoriale, costituisce un grande patrimonio del nostro territorio – ha spiegato Giordani al termine della telefonata – E quindi ho chiesto a Messina che, pure dopo l’incorporazione da parte di Intesa Sanpaolo, questo patrimonio venga salvaguardato come merita. A cominciare dai suoi tremila dipendenti ». Il primo cittadino inoltre ha ricevuto da Messina la rassicurazione sul fatto che nelle 300 filiali della banca territoriale non ci saranno esuberi.
Giordani, nella consapevolezza che dopo l’assorbimento il consiglio d’amministrazione di Cassa di Risparmio del Veneto sarà definitivamente sciolto, ha comunque domandato a Messina che la direzione regionale di Intesa Sanpaolo rimanga a Padova. «Mi auguro che, a costo zero, si possa formare una sorta di consiglio territoriale con a capo una figura che continui a rappresentare gli interessi della nostra città – ha sottolineato il sindaco – lavorando a fianco dei singoli risparmiatori, delle categorie economiche, delle varie associazioni e delle istituzioni pubbliche».
Infine, all’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Giordani ha fatto un’ultima richiesta: «Spero che siano mantenuti sia il logo e che le insegne di Cassa di Risparmio del Veneto. Se non altro per una ragione affettiva». Extratelefonata, il primo cittadino si è poi soffermato sull’ipotesi che proprio il professor Muraro, numero uno dell’istituto di credito di corso Garibaldi, diventi il nuovo presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo (azionista al 3,2% di Intesa Sanpaolo), raccogliendo il testimone di Antonio Finotti, in carica da 15 anni. «Premesso che in merito non ho alcuna voce in capitolo, credo che quello di Muraro sia un ottimo profilo. Ho letto che qualcuno l’ha definito un banchiere (il riferimento è alle critiche dei 5 Stelle), ma a me risulta sia un docente emerito della nostra Università e uno stimato economista». Insomma, più che un’investitura.
Il sindaco Spero restino anche i loghi e un presidio territoriale per garantire gli interessi della città