Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Adria, un nuovo diktat per il sindaco Barbujani
I dissidenti di maggioranza: via il vicesindaco Simoni entro due settimane o dimissioni di massa e giunta a casa
Nuovo ultimatum dei consiglieri di maggioranza dissidenti dal sindaco Massimo Barbujani, pronti a farlo cadere se non revoca il vicesindaco Federico Simoni (Forza Italia). Intanto, a sostegno di quest’ultimo, interviene la capogruppo degli Azzurri a Palazzo Tassoni, Mara Bellettato. L’amministrazione civica di «Bobo» è ancora nel caos dopo che nel consiglio comunale di metà gennaio i tre componenti della maggioranza Luca Azzano Cantarutti (Indipendenza Noi Veneto) Barnaba Busatto (indipendente, ma iscritto a Forza Italia) e Daniele Ceccarello (Fratelli d’Italia) hanno chiesto la testa del vicesindaco forzista.
Simoni, non indagato nel procedimento penale sulla «Coimpo», è stato accusato dai tre dissidenti di un presunto coinvolgimento a livello amministrativo per la riapertura del sito dell’azienda di Ca’ Emo sotto inchiesta per la morte di quattro lavoratori e sotto indagine per traffico di rifiuti tossici in Veneto e Toscana. Un attacco basato anche su intercettazioni ambientali dove Simoni parlava anche di «addomesticare» un tecnico comunale incaricato di analisi sul sito aziendale.
Mercoledì pomeriggio l’ipotesi avanzata da «Bobo», che ha riunito a pranzo la giunta, di revocare a Simoni la delega alle Attività Produttive e l’incarico di vicesindaco mantenendolo comunque nella squadra di governo. Idea che non è piaciuta alla maggioranza adriese. Meno ancora l’ipotesi, sempre del primo cittadino, di nominare come suo secondo l’assessore leghista Giuseppe Marzolla, inviso al suo stesso partito. «È questione di trasparenza e correttezza, Simoni non ha rispettato questi principi comuni alla linea di maggioranza. Deve uscire e non è una questione di poltrone — spiega il consigliere Cantarutti — Se non sarà così passeremo alle maniere forti».
Cantarutti, Busatto e Ceccarello, assieme all’altro consigliere di maggioranza Marco Santarato (Lista Frazioni), hanno chiesto la convocazione del consiglio comunale entro il 23 febbraio (se Barbujani cade dopo il 24 febbraio la città viene commissariata fino al 2019) e non sono escluse, se «Bobo» non decide su Simoni in sintonia alle richieste, dimissioni in massa dei consiglieri per mandarlo a casa. I dissidenti si incontreranno la settimana prossima per un’intesa sull’eventuale nomina di un nuovo vicesindaco. «O Bobo sceglie un altro vice, anche di Forza Italia va bene oppure non può continuare a governare» attacca Busatto.
Il coordinatore polesano degli Azzurri, Piergiorgio Cortelazzo si è detto pronto a incontrare i consiglieri adriesi forzisti Pivaro e Bellettato. «Aspetto che Bobo mi chiami. Non voglio apprendere la notizia di un altro siluramento di un mio vice dai giornali» spiega Cortelazzo, alludendo alla cacciata di Ezio Conchi dalla giunta del capoluogo.
Bellettato intanto è pronta a sostenere Simoni. «Se si fa un azzeramento della giunta, oltre che al vicesindaco, si deve togliere anche agli altri componenti — spiega la capogruppo azzurra — Bobo punisce Simoni? Noi, tramite il partito, non resteremo fermi a guardare».
Bellettato (Fi) Se si toglie qualcosa al nostro rappresentante, lo stesso ad altri Altrimenti reagiremo