Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Ornella Vanoni Al Geox le canzoni di una carriera
Ornella Vanoni stasera sul palco del Gran Teatro Geox: «Sono in grande forma»
L’ eleganza, le canzoni, il carisma, gli album indimenticabili e, sopra a tutto, una voce: unica e inconfondibile. Ornella Vanoni ieri era alla Feltrinelli di Verona per presentare (e firmare) il suo nuovo album raccolta «Un pugno di stelle», oggi sarà sul palco del Gran Teatro Geox di Padova per farlo ascoltare ai fan (ore 21.30, info www.zedlive.com). Ad 83 anni compiuti la cantante milanese rimane una «Bellissima ragazza», come aveva intitolato un album di qualche anno fa, spiritosa, acuta, divertente e che ancora sa far emozionare, davvero, con la sua voce. «La scaletta del concerto? Non è un concerto normale. Parto dalle canzoni della mala. Poi faccio Brecht – ha detto a Verona la cantante - quindi entro nelle canzoni pop, jazz e ovviamente il pezzo di Sanremo. L’appuntamento? Tutti me la chiedono, sempre, allora io per dispetto non la canto (ride, ndr): questa volta, invece, c’è». Non è mai facile fare la scaletta di un concerto, figuriamoci per Ornella Vanoni che è la storia della musica leggera. Il primo 45 giri («Sentii come la vosa la sirena»/«Canto di carcerati calabresi») lo ha inciso nel 1958, poi sono seguiti album e canzoni diventati infiniti in questi sessant’anni. 53 album, di cui 6 live, 6 ep, 86 singoli, e 61 raccolte che vanno dalle «canzoni della Mala» di Strehler ai grandi cantautori come Luigi Tenco, Sergio Endrigo e Gino Paoli, dalla musica brasiliana (indimenticabile
La voglia la pazzia l’incoscienza
l’allegria del 1976 con Vinicius de Moraes e Toquinho) fino al jazz. «Mi piaceva da morire Amy Winehouse, e d’altronde chi non apprezza Amy è uno che capisce poco – confessa la cantante milanese - canto anche un suo pezzo, Love is a losing game, dove paragona l’amore al gioco d’azzardo. Amy ha avuto un successo che le ha impedito di condurre una vita normale, cioè quel che in realtà cercava: ha trovato l’inferno di avere sempre i paparazzi intorno».
Ornella Vanoni è reduce dal suo ottavo festival di Sanremo in gara, affrontato assieme a Bungaro e Pacifico. La sua Imparare
ad amarsi, oltre che aver ottenuto un quinto premio assoluto, ha vinto anche il premio «Sergio Endrigo» alla miglior interpretazione e il «Baglioni d’oro». Imparare ad amarsi fa parte della tripla raccolta «Un pugno di stelle» appena pubblicata da Sony Music, e si potrà sentire dal vivo anche questa sera a Padova. «Sono fortunata. Ho una voce ch’è ancora bella, non lo nascondo, sarebbe sciocco dire il contrario. E sono in forma, altrimenti non sarei andata in gara a Sanremo – continua la cantante – Imparare
ad amarsi è un brano che interessa tutti: bisogna sapersi lasciare, e poi perdonare per non portarsi dietro l’amaro, i primi tempi sono duri ma poi salvi i ricordi belli ».