Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Dopo Fabris tocca a Tumolero Roana in festa: è bronzo olimpico

Roana, campane a festa: Tumolero nel pattinaggi­o uguaglia il maestro Fabris. Festa sul podio olimpico: «Dedicato a nonna Margherita»

- di Andrea Pistore

Roana, altopiano di Asiago, suona la campane a festa, come 12 anni fa. Allora era stato Enrico Fabris a sedersi, due volte, sul podio più alto delle Olimpiadi di Torino. Adesso è l’allievo di Fabris, Nicola Tumolero, a conquistar­e in Corea un bronzo sui 19 mila della velocità sul ghiaccio che fa comunque la storia: «E’ per la famiglia, la nonna e gli amici».

Il primo ad abbracciar­lo dopo il traguardo è Enrico Fabris, in un passaggio di testimone olimpico da Torino 2006 a Pyeongchan­g 2018. Pochi istanti prima, Nicola Tumolero aveva riscritto la storia del pattinaggi­o velocità, scavandosi una nicchia nello strapotere olandese, col bronzo olimpico sui diecimila metri. Per la prima volta un italiano è andato a medaglia su questa distanza, nella gara che è diventata la chiave per salvare la spedizione in Sud Corea dopo le delusioni sui cinquemila. «E’ un terzo posto inatteso, che dedico alla mia famiglia, a mia nonna Margherita, ai miei amici che mi seguono sempre», grida Tumolero appena centrata l’impresa. Il 23enne di Asiago è l’erede designato di Enrico Fabris, oggi suo allenatore, ieri idolo di un dodicenne di belle speranze, che alla television­e gli ha visto mettere al collo due ori e il bronzo olimpico di Torino. Roana, ottocento anime, ieri era in festa. Il parroco ha fatto suonare le campane della chiesa di Santa Giustina, come dodici anni fa, per Fabris. Quasi incredibil­e per un borgo di montagna far bella mostra di due figli medagliati a cinque cerchi.

«La passione per il pattinaggi­o a Nicola è venuta a quattro anni- racconta Valerio Fabris, padre di Enrico, tuttofare della S.G.Roana, la società che ha scoperto Tumolero -. Lui voleva a tutti i costi giocare a pallone, siamo riusciti a farlo innamorare del ghiaccio. E’ milanista sfegatato e a volte ci toccava andarlo a prendere al campo per farlo allenare. E’ un ragazzo sincero, cresciuto col mito di mio figlio. Una persona buona, senza grilli per la testa, a cui piace la montagna e fotografar­ne le bellezze. E’ un giovane come ce ne sono tanti in questi posti dove siamo una grande famiglia».

Un talento già dalle prime corse sui pattini, quello di Tumolero. Un predestina­to, percorso speculare a quello del suo totem Fabris. Sei ore di allenament­o al giorno, intanto gli studi in ragioneria, la passione per le moto e Vale Rossi, il passaggio alle Fiamme Oro nell’anno più importante della carriera, gli impegni in nazionale e i trionfi. Tra i primi successi, l’oro all’Europeo a gennaio, poi il bronzo di ieri al debutto olimpico. «Gareggiavo da piccolo - racconta il 23enne vicentino - ho visto Enrico Fabris vincere a Torino e mi è nata la passione. Siamo entrambi di Roana, è stato il mio punto di riferiment­o. Ero già contento di andare alle olimpiadi, il terzo posto è inaspettat­o. Dopo i cinquemila metri, che non sono andati benissimo, ho scaricato la tensione, cercando di partire calmo per non scoppiare. Sono arrivato senza troppe aspettativ­e, volevo fare del mio meglio».

Mica facile quando hai contro il mostro sacro olandese Sven Kramer, tre ori olimpici, ieri appena sesto. A festeggiar­e il bronzo a bordo pista anche mamma Orietta e papà Diego, titolari di un negozio di abbigliame­nto, e la sorella Alessia. «Ho iniziato a pattinare grazie a loro - dice Tumoleroa tre anni mi hanno iscritto alla società di Roana, cui sono stato legato fino al passaggio nelle Fiamme Oro». L’ultima dedica è speciale: «A mia nonna Margherita», ieri in lacrime davanti alla tivù. Ma da Peyonchang si attende «altra gloria olimpica», scrive Enrico Fabris, che su whatsapp racconta le emozioni di ex atleta e allenatore: «E’ tutto splendido, mi fa rivivere le gioie di Torino, ho provato a trasmetter­e la mia esperienza alla squadra. E’ un lavoro di team e grande merito va alla determinaz­ione e alla precisione di Nicola. Siamo riusciti a mantenere la tradizione di Roana e dell’Altipiano». Per la festa c’è tempo: «...dobbiamo restare concentrat­i perché c’è il team pursuit da correre».

Il terzo posto è inatteso, sono arrivato senza aspettativ­e e volevo fare del mio meglio

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 ??  ?? Pattinaggi­o Nicola Tumolero, 23, durante la gara che gli ha dato il bronzo. A sinistra sul podio
Pattinaggi­o Nicola Tumolero, 23, durante la gara che gli ha dato il bronzo. A sinistra sul podio
 ??  ?? Vita privata Le passioni di Nicola, tra famiglia e bici
Vita privata Le passioni di Nicola, tra famiglia e bici

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