Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Ipoteca sull’ex Maddalena Benetti e Crivellari attaccano
Il consigliere leghista interroga. Il deputato pd: problema grave
Crescono i dubbi sul progetto di recupero con i 13,5 milioni di euro del governo per l’ex ospedale «Maddalena» su cui graverebbe un’ipoteca della ditta «Reale Mario» proprietaria dell’immobile. Ipoteca «occultata» dal Comune di Rovigo al ministero secondo le accuse del consigliere di opposizione del Movimento 5 Stelle, Ivaldo Vernelli. Però Diego Crivellari, il deputato uscente del Pd che nel 2016 espresse soddisfazione per la legge sul rilancio delle periferie dell’allora governo Renzi, esclude sviste o vizi di forma compiuti durante l’iter burocratico dal ministero competente.
Ad agitare le acque, infuriato con il presidente del consiglio comunale Paolo Avezzù, il consigliere leghista di maggioranza «dissidente», Fabio Benetti, che oggi consegnerà un’interrogazione con risposta scritta sull’affaire-ipoteca del «Maddalena». «Se Avezzù sapeva perché non ha parlato prima?» chiede Benetti, pronto a scatenare il caos in maggioranza.
Intanto secondo la denuncia del grillino Vernelli, Bergamin e la sua squadra di dirigenti e assessori, al fine di ottenere comunque i soldi e provare a salvare la ditta «Reale» non in belle acque, non avrebbero comunicato l’esistenza dell’ipoteca sull’immobile. Un peso da 4,5 milioni di euro che graverebbe sulla ditta «Reale Mario», principale proprietaria dell’immobile.
Un passaggio che rischia di far saltare l’intervento di riqualificazione urbana. «Notizie preoccupanti laddove ci fossero mancanze di questo genere — dichiara Crivellari — Il bando è pubblico e ha richiesto passaggi tecnici rigorosi. Escludo che il ministero alla luce dell’istruttoria procedimentale e dei preliminari abbia tralasciato passaggi».
Da Roma a Rovigo sono 13,5 milioni di euro i soldi pubblici che, uniti ai 4,5 milioni di privati, dovrebbero avviare il progetto presentato dal settore Urbanistica di Palazzo Nodari a firma dell’architetto Ruggero Tezzon come responsabile unico del procedimento. «Non voglio pensare a dietrologie, ma se vi sono ostacoli oggettivi qualcuno dovrà prendersi la responsabilità se il progetto dovesse saltare — conclude il parlamentare ricandidato — Rovigo è l’unico dei 120 capoluoghi vincitori del bando dal quale sono emerse simili lacune».
Né l’assessore all’Urbanistica né quello ai Lavori pubblici (rispettivamente Federica Moretti e Gianni Saccardin) e nemmeno il sindaco Massimo Bergamin hanno replicato alle accuse di Vernelli. Solo Paolo Avezzù, presidente del Consiglio ha confermato di essere a conoscenza dell’ipoteca e che «il protocollo firmato tra il Comune e la ditta Reale Mario prevede la cessazione dell’ex Maddalena come bene libero da gravami».
Paolo Reale, uno dei titolari della ditta, ha risposto con un secco «No comment».