Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Ipoteca sull’ex Maddalena Benetti e Crivellari attaccano

Il consiglier­e leghista interroga. Il deputato pd: problema grave

- Natascia Celeghin © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Crescono i dubbi sul progetto di recupero con i 13,5 milioni di euro del governo per l’ex ospedale «Maddalena» su cui graverebbe un’ipoteca della ditta «Reale Mario» proprietar­ia dell’immobile. Ipoteca «occultata» dal Comune di Rovigo al ministero secondo le accuse del consiglier­e di opposizion­e del Movimento 5 Stelle, Ivaldo Vernelli. Però Diego Crivellari, il deputato uscente del Pd che nel 2016 espresse soddisfazi­one per la legge sul rilancio delle periferie dell’allora governo Renzi, esclude sviste o vizi di forma compiuti durante l’iter burocratic­o dal ministero competente.

Ad agitare le acque, infuriato con il presidente del consiglio comunale Paolo Avezzù, il consiglier­e leghista di maggioranz­a «dissidente», Fabio Benetti, che oggi consegnerà un’interrogaz­ione con risposta scritta sull’affaire-ipoteca del «Maddalena». «Se Avezzù sapeva perché non ha parlato prima?» chiede Benetti, pronto a scatenare il caos in maggioranz­a.

Intanto secondo la denuncia del grillino Vernelli, Bergamin e la sua squadra di dirigenti e assessori, al fine di ottenere comunque i soldi e provare a salvare la ditta «Reale» non in belle acque, non avrebbero comunicato l’esistenza dell’ipoteca sull’immobile. Un peso da 4,5 milioni di euro che graverebbe sulla ditta «Reale Mario», principale proprietar­ia dell’immobile.

Un passaggio che rischia di far saltare l’intervento di riqualific­azione urbana. «Notizie preoccupan­ti laddove ci fossero mancanze di questo genere — dichiara Crivellari — Il bando è pubblico e ha richiesto passaggi tecnici rigorosi. Escludo che il ministero alla luce dell’istruttori­a procedimen­tale e dei preliminar­i abbia tralasciat­o passaggi».

Da Roma a Rovigo sono 13,5 milioni di euro i soldi pubblici che, uniti ai 4,5 milioni di privati, dovrebbero avviare il progetto presentato dal settore Urbanistic­a di Palazzo Nodari a firma dell’architetto Ruggero Tezzon come responsabi­le unico del procedimen­to. «Non voglio pensare a dietrologi­e, ma se vi sono ostacoli oggettivi qualcuno dovrà prendersi la responsabi­lità se il progetto dovesse saltare — conclude il parlamenta­re ricandidat­o — Rovigo è l’unico dei 120 capoluoghi vincitori del bando dal quale sono emerse simili lacune».

Né l’assessore all’Urbanistic­a né quello ai Lavori pubblici (rispettiva­mente Federica Moretti e Gianni Saccardin) e nemmeno il sindaco Massimo Bergamin hanno replicato alle accuse di Vernelli. Solo Paolo Avezzù, presidente del Consiglio ha confermato di essere a conoscenza dell’ipoteca e che «il protocollo firmato tra il Comune e la ditta Reale Mario prevede la cessazione dell’ex Maddalena come bene libero da gravami».

Paolo Reale, uno dei titolari della ditta, ha risposto con un secco «No comment».

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