Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
«Bo fuorilegge, tasse più alte del tetto legale»
La denuncia dell’Udu: l’Ateneo padovano non ha avuto tagli ma le rette sono aumentate lo stesso
Se non altro è in buona compagnia. C’è anche il Bo nella lista dei 33 atenei «fuorilegge» (su 59 in tutta Italia) che chiedono più tasse di quelle che dovrebbero: il dato emerge dall’ultimo dossier dell’Unione degli universitari (Udu) sul rapporto tra il Fondo di finanziamento ordinario (Ffo) e la contribuzione studentesca, cioè tra le due voci che sorreggono il sistema accademico italiano. La questione è semplice: dal 2008 al 2015 l’Ffo erogato dallo Stato è sceso da 7 miliardi 386 milioni a 7 miliardi 16 milioni (-369 milioni), mentre le tasse studentesche sono balzate da 1 miliardo 355 milioni a 1 miliardo 591 milioni (+236 milioni). Tradotto: in questi otto anni, il 63% dei tagli all’università sono ricaduti sulle spalle degli studenti. Non dovrebbe essere così, dato che per legge la tassazione studentesca annua non può superare il 20% dell’Ffo, eppure molti atenei continuano a sforare il tetto. Il Bo non fa eccezione: dal 2008 al 2015, le tasse degli studenti padovani hanno sempre superato i limiti di legge. E a Padova l’anomalia è anche più marcata: grazie anche alle ottime performance nelle ultime valutazioni ministeriali, infatti, il Bo è uno dei pochi atenei dove i fondi statali non sono scesi ma saliti, passando dai 283,9 milioni del 2008 ai 322,6 milioni del 2015 (+38,7). Un risultato che nel 2015 colloca Padova al terzo posto degli atenei più finanziati dallo Stato dietro a Bologna (432,6 milioni) e Federico II di Napoli (350). Se al Bo i fondi statali sono in controtendenza, le tasse studentesche non si discostano dalla media e sono salite dai 68,9 milioni del 2008 agli 85,3 milioni del 2015 (+16,4), con Padova che si piazza al quarto posto degli atenei italiani col gettito più alto dietro a Bologna (109,4 milioni), Roma La Sapienza (102,8) e Statale di Milano (97,5). Nel 2014 in realtà la contribuzione era scesa da 85 milioni a 84,7, ma l’anno dopo è risalita e ha toccato un nuovo record; considerando che nel 2015 il 20% dell’Ffo ammontava a 64,5 milioni, gli studenti del Bo hanno versato 20,8 milioni più del dovuto.
Lo sforamento più alto risale al 2014, quando le tasse hanno raggiunto il 30,9% dell’Ffo per poi scendere al 26,5% l’anno dopo (contro il 22,6% della media nazionale). I dati sul 2016 non sono ancora ufficiali, ma le previsioni sono negative: secondo l’Udu infatti la tassazione studentesca sarebbe balzata a 87,7 milioni (+2,4), mentre l’Ffo sarebbe crollato a 276,8 (-45.8), col risultato che il rapporto sarebbe schizzato al 31,7%. Agli studenti non resta che sperare nella riforma sulle tasse varata dal rettore Rosario Rizzuto nel 2016, oltre che nella notax area introdotta dalla finanziaria nel 2017 per esentare gli studenti con Isee inferiore ai 13 mila euro.