Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Elezioni politiche, Lega e Fi unite Bergamin: «Le alleanze restano»

- Marco Baroncini

La Lega non vuole scavalcare i propri alleati di governo. È il mantra ripetuto più volte durante la conferenza stampa tenutasi nella sede del Carroccio nel corso della mattinata di ieri. Un’occasione per analizzare il risultato uscito dalle elezioni politiche di domenica 4 marzo, ma anche per fare il punto sui rapporti interni alla maggioranz­a di Rovigo. «Questo risultato non influirà sugli equilibri locali ha affermato il sindaco di Rovigo Massimo Bergamin, affiancato da Stefano Raule, commissari­o della Lega di Rovigo, e Stefano Falconi, segretario provincial­e -. Nessuno presenterà il conto a nessuno».

«A Rovigo abbiamo ottenuto quasi 7mila preferenze - ha sottolinea­to Riccardo Ruggero, consiglier­e comunale leghista -. Dal 13% delle scorse amministra­tive siamo saliti al 26%, raddoppian­do il consenso». Un risultato che comunque non avrà alcuna ripercussi­one nel governo del capoluogo, assicura la Lega. «Nel comune di Rovigo c’è la massima tranquilli­tà con tutti i nostri alleati - ha rimarcato Falconi -. E non solo in questo momento, ma anche per i prossimi 5 anni».

Tornando all’analisi del voto, secondo Ruggero la proposta leghista ha trovato grande consenso anche tra i giovani. « Abbiamo registrato una differenza di circa 650 voti tra quelli ottenuti alla Camera e quelli ottenuti al Senato. Riteniamo che un gran numero di questi siano elettori giovani, che possono votare solamente alla Camera. Siamo contenti che abbiano votato il nostro programma, che dà importanza al voler lavorare e all’impegno, a differenza di quello del Movimento 5 Stelle, che offre una politica di assistenzi­alismo da parte dello Stato».

Grande soddisfazi­one anche nelle parole di Raule. «Abbiamo raggiunto un risultato storico ed inaspettat­o - ha dichiarato -. Ora bisognerà valutare quanto accaduto. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sarà sicurament­e in difficoltà. Il centrodest­ra ha ottenuto il 37% delle preferenze, siamo la prima coalizione. Spero che questo venga preso in consideraz­ione e che il governo sia affidato a noi. Chiarament­e con Matteo Salvini come premier».

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Sindaco Massimo Bergamin

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