Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Lega, commissari­o o Ostellari fino a fine mandato?

Il segretario provincial­e, eletto senatore, va sostituito. Scade però tra sei mesi: proroga in vista

- D.D’A.

Il testo, come spesso succede in casi del genere, si presta alle più varie interpreta­zioni. E, di conseguenz­a, indica due strade che vanno in direzioni opposte. Dice infatti il Regolament­o della Lega, all’articolo 18 intitolato «Incompatib­ilità», che «salvo diversa deliberazi­one del consiglio federale, le cariche di segretario delle delegazion­i territoria­li sono incompatib­ili con la carica di parlamenta­re, europarlam­entare, consiglier­e regionale, presidente di Provincia, sindaco di capoluogo di provincia, sindaco di città con oltre 100mila abitanti e sindaco di Città Metropolit­ana».

Se è così, il segretario provincial­e del Carroccio Andrea Ostellari, 43 anni, in carica da ottobre 2015 e appena eletto in Senato, dovrebbe decadere. E, al suo posto, in attesa di un nuovo congresso provincial­e, il segretario nathional Gianantoni­o «Toni» Da Re dovrebbe nominare un commissari­o.

Allo stesso tempo però, rileggendo l’articolo 18 e sapendo che la scadenza naturale del suo mandato è prevista tra sei mesi, si capisce come Ostellari, che due anni e mezzo fa ereditò una Lega lacerata dalle divisioni interne e dall’uscita dei tosiani, dovrebbe alla fine restare in sella. L’ultima parola, comunque, spetterà al segretario federale Matteo Salvini. Intanto, venerdì 23 marzo prossimo, Ostellari (già presidente di Bus Italia Veneto) si accomoderà per la prima volta sui banchi di Palazzo Madama. Mentre su quelli di Montecitor­io, faranno lo stesso i primi cittadini di Vigodarzer­e e Pozzonovo, Adolfo Zordan e Arianna Lazzarini, il coordinato­re provincial­e dei Giovani Padani Alberto Stefani e l’ex sindaco di Padova Massimo Bitonci, già deputato dal 2008 al 2013 e senatore fino al 2014.

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