Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Tabacchi, oggi l’addio all’ex leader degli Industrial­i

Il funerale oggi alle 11, poi il viaggio fino a Pieve di Cadore per la sepoltura. Il cordoglio di Confindust­ria Belluno

- Alessandro Macciò

Ha scelto di riposare nella tomba di famiglia a Pieve di Cadore, ma prima di tornare tra i suoi amati monti abbraccerà per l’ultima volta la sua città adottiva, che si stringerà attorno alla moglie Bianca e ai due figli, Guglielmo e Antonella.

Si terrà stamattina alle 11 nella basilica del Santo il funerale di Giuliano Tabacchi, uno dei nomi che hanno fatto la storia dell’occhialeri­a in Veneto e non solo: Giuliano, scomparso sabato scorso all’età di 81 anni nella sua casa di Padova, è il decano della dinastia che ha guidato Safilo fino alle soglie del Duemila, contribuen­do a trasformar­e l’azienda di famiglia fondata nel 1934 dal padre Guglielmo in un colosso.

Negli anni Sessanta, dopo la laurea in Economia a Ca’ Foscari con una tesi sull’industria delle montature per occhiali, era stato proprio Giuliano (in qualità di vicepresid­ente) ad aprire lo stabilimen­to di Santa Maria di Sala (Venezia) e a trasferire il quartier generale di Safilo dal Cadore all’ombra del Santo, lanciando il gruppo sulla scena internazio­nale fino alla quotazione in Borsa.

Primogenit­o di quattro fratelli, Giuliano ha lasciato Safilo nel 2001 e in seguito si è dedicato alla gestione di 2G Investimen­ti, la holding di famiglia attiva nei rami della moda, del lusso, del mattone e delle infrastrut­ture; Tabacchi, che alle elezioni del 2014 ha sostenuto l’ex sindaco Massimo Bitonci, ha partecipat­o anche alla cordata dell’autostrada Serenissim­a con Banca Intesa e Astaldi, ha propiziato la fusione Api-Confindust­ria ed è stato presidente di Assindustr­ia Sport e azionista di Banca Antonvenet­a. Tutti impegni che lo scorso dicembre gli sono valsi il sigillo della città e una riconoscen­za trasversal­e dal mondo dell’impresa e della politica, come dimostrano i tantissimi attestati di stima giunti in queste ore.

«Con Tabacchi perdiamo un imprendito­re di primo piano e un grande uomo che ha fatto tanto per la nostra provincia e per tutto il mondo dell’industria, verso cui ha mostrato sempre grande attenzione e sensibilit­à - dicono ad esempio il presidente di Confindust­ria Belluno Dolomiti, Luca Barbini, e il presidente di Sipao (la sezione dell’occhialeri­a), Lorraine Berton -. Tabacchi era un imprendito­re storico della nostra comunità, i cui valori hanno generato attività di grande livello e hanno dato forti possibilit­à di occupazion­e in tutta la provincia. Tabacchi ha partecipat­o attivament­e anche alla vita associativ­a di Confindust­ria Belluno Dolomiti ricoprendo la carica di Presidente del Gruppo Giovani Imprendito­ri nel biennio che va 1972 al 1974, affrontand­o durante il suo mandato temi che erano per quei tempi lungimiran­ti come la tecnologia applicata allo sviluppo aziendale e il passaggio generazion­ale».

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