Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Multe nella Ztl di Corso del Popolo Segnaletica rotta, ma si paga lo stesso
Guasto per un blackout nel weekend. L’assessore Paulon: «Giorni e orari affissi»
Chi è passato sarà multato. Molte polemiche per l’improvviso spegnimento della segnaletica luminosa all’ingresso della Ztl (Zona a traffico limitato) di Corso del Popolo. Un’indicazione pensata per avvisare gli automobilisti della possibilità o meno di percorrere l’arteria principale del capoluogo, ma che da qualche giorno non funziona più. E, proprio a causa dell’assenza di indicazioni, qualcuno potrebbe essere passato quando non consentito. In Corso non si passa, dal lunedì al venerdì, da 21 alle 5 del mattino del giorno successivo e nel weekend dalle 14 del sabato alle 5 del lunedì.
A confermare l’arrivo delle sanzioni è anche l’assessore comunale alla Viabilità, Luigi Paulon. «Il cartello luminoso non è previsto dalla normativa, ma è un’indicazione che diamo in più — ha chiarito — Se non funziona resta valido quanto indicato nei tabelloni che segnalano chiaramente la presenza di una Zona a traffico limitato».
Di tutt’altro avviso il consigliere comunale Antonio Rossini. «Evidente che la carenza di una segnaletica visibile ha indotto in un errore scusabile molti automobilisti — ha sottolineato Rossini — Il cartello verticale indicante le fasce orarie di divieto, oltre ad essere occultato da altra segnaletica, ha dimensioni troppo piccole».
Riguardo il malfunzionamento, Paulon ha spiegato che lo spegnimento sarebbe da imputare a un blackout che ha danneggiato le centraline della segnaletica.
Sempre in tema di viabilità, resta aperta la questione di Mardimago. Nei giorni scorsi molti residenti in auto avevano rallentato il traffico in segno di protesta per riportare l’attenzione sui problemi della frazione del capoluogo. A preoccupare è il numero di veicoli (specie pesanti) che ogni giorno attraversa via Dei Mille, la strada che taglia Mardimago a metà. Un intenso viavai di camion che, sostengono i residenti, rappresenta un pericolo per le persone e un problema per le abitazioni, danneggiate dalle vibrazioni prodotte dai mezzi. Paulon ha spiegato che la Provincia sta lavorando a una bretella stradale per spostare i mezzi pesanti fuori dalla frazione ma che, al momento, non ci sarebbero i soldi per la sua costruzione. Il percorso partirebbe da Villadose, passando a fianco del trituratore di Sarzano per continuare lungo l’argine del Ceresolo proseguendo a nord di San Martino di Venezze. Intanto l’amministrazione comunale sta valutando di impugnare la sentenza del Tar (Tribunale amministrativo regionale) che ha riammesso i camion in via dei Mille davanti al Consiglio di Stato. Il Tar aveva annullato l’ordinanza con cui Palazzo Nodari impediva ai camion di passare per Mardimago, sostenendo che ciò avrebbe causato grave pregiudizio ad altri soggetti. A presentare ricorso al Tar, oltre ad alcune imprese di autotrasporto, anche la Provincia e il Comune di San Martino di Venezze. I residenti della frazione ce l’hanno con i ricorrenti, ma accusano anche l’amministrazione comunale, ritenuta inerte nel cercare soluzioni alternative.