Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Derby, gran colpo Padova
Il posticipo Al Mercante la capolista soffre nel primo tempo contro un Bassano molto agguerrito Poi l’accelerata con una vittoria pesantissima per la B. Minesso replica a Ravanelli, decide Pulzetti
Era il 20 marzo 2017 e il Venezia, espugnando il Mercante al 94’ per 2-1, ipotecò la promozione in serie B. Un anno dopo la storia si ripete, stavolta è il Padova a compiere un balzo forse decisivo verso la promozione.
Lo fa dopo aver sofferto le pene dell’inferno per 45 minuti contro un Bassano forte e determinato, con un secondo tempo sontuoso in cui capitalizza nel modo migliore le occasioni. Vittoria pesantissima al Mercante, dove il Bassano non perdeva da tre mesi e dove per un tempo domina la scena costruendo almeno quattro palle gol nitide. Poi, alla distanza, esce il Padova, che mette il timbro sul derby, con i giallorossi che perdono l’occasione per accorciare a -6. «Siamo vicini a coronare il sogno — esulta Bisoli a fine partita — questa è una vittoria importantissima che abbiamo conquistato dopo aver sofferto molto nel primo tempo». «Abbiamo fatto il possibile — allarga le braccia Colella — ma loro sono stati incredibili a sfruttare un paio di errori nostri» Adesso, in attesa di aggiustamenti e recuperi, i punti di vantaggio sulla seconda sono undici. Tantissimi. L’inizio è scoppiettante, sul taccuino tante occasioni di un Bassano ben messo in campo da Colella e tante difficoltà per il Padova, soprattutto a centrocampo e soprattutto sull’asse di destra, dove Salviato è spesso preso d’infilata e dove Serena non riesce a garantire il consueto sostegno in appoggio.
Se ci si aggiunge che spesso davanti il Padova si schiera con il 4-3-3 e con Sarno costretto a giocare lontano dalla porta, ecco spiegati 45 minuti in cui sul taccuino c’è praticamente soltanto il Bassano. Sono quattro le occasioni nitide dipinte di giallorosso: dopo appena due minuti Diop prende il tempo a Cappelletti e costringe Bindi a una doppia respinta, sia sul primo che sul secondo tiro. Poi al 12’, quando Zonta s’inventa un tiro a giro fuori di pochissimo e al 24’, con Venitucci che fallisce di poco il bersaglio. Il Bassano preme e corre, il Padova gioca solo a lanci lunghi e non crea niente, mentre c’è pure un diagonale di Minesso parato da Bindi con qualche difficoltà e un inserimento di Proia che per un capello non va a destinazione. Insomma, del Padova ben poche tracce, al contrario di quanto accade nella ripresa, quando Bisoli sostituisce Pinzi e Serena, inserendo Mandorlini, che va a fare il vertice basso e Pulzetti che diventa mezzala destra. È un altro Padova e non a caso la partita cambia: passano due minuti e Sarno disegna una traiettoria capolavoro, che Grandi devia sulla traversa. Sulla ribattuta c’è prima Guidone e poi Ravanelli che bagna il suo ritorno in squadra con un gol che pesa come un macigno.
Il Padova carica a testa bassa e Pulzetti avrebbe la palla del 2-0: alto. Il Bassano si rimbocca le maniche e pareggia all’11’: Zonta inventa una palla per Diop che salta Bindi in uscita e viene steso platealmente. Rigore solare che Minesso trasforma con freddezza. Il vento potrebbe girare ancora, ma Bisoli sgancia Capello e il neo entrato ci mette un minuto a depositare sul destro di Pulzetti il pallone del 2-1. Diagonale chirurgico e palla all’angolino. Cambio multiplo per Colella, che sgancia Fabbro e Razzitti davanti ma è Ravanelli a sfiorare il 3-1, poi finale in trincea. Con il popolo giallorosso che mastica amaro e quello biancoscudato che esulta. La B ora è davvero vicina.