Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Gabrielli: «Serie A? Ora pensiamo ai playoff»
Cittadella quarto e secondo posto a tiro. Ma il presidente granata fa il pompiere
Nessuno ne parla apertamente, ma la verità che a Cittadella nessuno si accontenta più. Neppure i playoff, un obiettivo per il quale a inizio stagione tutti avrebbero firmato, sono più sufficienti a placare la «fame» granata per il salto di categoria. Il pari di Cremona ha consolidato il quarto posto, ma il secondo è sempre lì, a un tiro di schioppo e questo Citta può evitare di porsi limiti. E se poi persino Andrea Gabrielli, di professione presidente e imprenditore, ma «pompiere» per eccellenza quando c’è da evitare di sognare troppo, si sbilancia un po’, è evidente che questo potrebbe essere l’anno buono per sognare l’impresa storica che da anni il Cittadella sta inseguendo.
Gabrielli, il punto di Cremona è sicuramente un bel segnale, non crede?
«E’ un risultato importante, che ci avvicina ulteriormente all’alta classifica, perché ci regala continuità e ci permette di rimanere aggrappati al treno di testa. Peccato per gli altri risultati e per le vittorie di Palermo ed Empoli».
Se parla così, evidentemente, è perché non si accontenta più dei playoff...
«Quel terzo posto in cui ci eravamo insediati, lo ammetto, mi aveva ingolosito. Insomma, il secondo posto non era poi così lontano... Ma bisogna ragionare partita dopo partita, dobbiamo arrivare più in alto possibile, dopo Bari e Venezia faremo un po’ di conti e vedremo in quale posizione saremo».
All’andata a Bari una delle vostre peggiori partite stagionali. E’ d’accordo?
«Bisogna riconoscere che all’andata la sconfitta fu netta, senza attenuanti. Il Bari vinse meritatamente, lo fece piuttosto largamente e per noi fu sicuramente una lezione che ci aiutò a crescere. Fra l’altro adesso c’è pure il problema delle partite da recuperare, per cui anche nella lettura della classifica bisogna sempre tenere conto di tutte le variabili possibili»
La domanda è doverosa, anche se non le piacerà. Ma se doveste salire in serie A dove andrete a giocare? E’ possibile una «deroga» per il Tombolato?
«Rispondo sempre allo stesso modo: l’aspetto logistico verrà dopo quello sportivo. Ora dobbiamo pensare soltanto al campo, poi le soluzioni si troveranno, in un modo o nell’altro».
Par di capire che non si farà trovare impreparato...
«Abbiamo sempre cercato di fare le cose al momento giusto e ora non è il momento di parlarne. Ora c’è da conquistare un posto nei playoff. Sembra quasi che sia scontato che ci arriviamo, ma non è così automatico come molti potrebbero pensare».