Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Impianti sportivi, le tariffe si abbassano
Bonavina: le società risparmieranno migliaia di euro. E il Cus apre a tutti
Obiettivo raggiunto. Nelle pieghe del bilancio di previsione 2018, approvato in consiglio comunale il 29 gennaio scorso, la giunta di Palazzo Moroni è riuscita a trovare le risorse finanziarie necessarie per ridurre le tariffe degli impianti sportivi cittadini, riportandole di fatto a quelle che erano tre anni fa, cioè prima dell’aumento varato dall’allora amministrazione Bitonci. Il principale merito di questo risultato, che diventerà operativo a partire dalla prossima stagione agonistica 2018-2019, va senza dubbio all’assessore allo Sport Diego Bonavina che, per centrare la promessa fatta in campagna elettorale, ha praticamente impiegato tutti i primi nove mesi di legislatura. «Avevamo ereditato una situazione a dir poco difficile. Tanto che il Comune – spiega l’ex centrocampista del Calcio Padova – proprio a causa dell’eccessiva entità delle tariffe, vantava un credito di circa 450mila euro dalle società sportive dilettantistiche. Alcune di queste, per dire, erano morose per più di 30mila euro a testa. E, per consentire loro di rientrare, abbiamo rateizzato il debito fino a tre anni». Il primo passo, nel lavoro fatto da Bonavina, è stato quello di riconsiderare l’età giovanile e quella anziana, alzando la prima da 15 a 18 anni e abbassando l’altra da 67 a 60 anni. «In questo modo – sottolinea l’assessore – saremo in grado di applicare prezzi più convenienti a un maggior numero di persone». Ma più di tante parole, contano i fatti: «Ad esempio – illustra Bonavina – una società di calcio che fa due allenamenti di due ore ciascuno alla settimana e dieci partite di campionato in casa, risparmierà all’anno un totale di quasi 4.500 euro». Nel frattempo, sempre in tema di sport, va registrato che l’Università, per sopperire al taglio statale di circa un milione di euro nell’ultimo decennio, ha deciso di aprire gli impianti del Cus in via Corrado (clubhouse compresa) anche ai non iscritti al Bo, organizzando tornei di calcetto e corsi di fitness e attivando particolari convenzioni per la pausa pranzo.