Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Chiusura del ponte sul Po, sei sindaci all’Anas: no allo stop totale, sì al passaggio a singhiozzo
OCCHIOBELLO Una chiusura che rischia di avere pesanti ripercussioni. Deciso lo stop al traffico sul ponte di Santa Maria Maddalena, che collega Veneto ed Emilia Romagna (precisamente Occhiobello e Ferrara) attraversando il Po, per lavori di manutenzione. Ancora da definire del dettaglio il calendario dell’intervento. Di sicuro non inizierà prima del 18 maggio, quando è previsto il passaggio dei ciclisti del Giro d’Italia sul ponte.
Ma a preoccupare è soprattutto l’assenza di una data di riapertura. Si parla, nella migliore delle ipotesi, di settembre. Ma non è escluso possa slittare fino alla fine dell’anno. Incertezze che preoccupano le amministrazioni comunali di Occhiobello, Ferrara e di altri cinque municipi polesani: Stienta, Gaiba, Pincara, Fiesso e Canaro. Tutti assieme hanno scritto all’Anas. I disagi e le ripercussioni, stimano i sindaci, sarebbero parecchie anche dal punto di vista economico. Così hanno ottenuto un incontro con Anas, che eseguirà i lavori, mettendo sul tavolo due proposte: la chiusura solo parziale del collegamento o, in alternativa, una più rapida manutenzione.
«Avremmo dovuto incontrarci in questi giorni per un secondo confronto — commenta Daniele Chiarioni, sindaco di Occhiobello — Ma non abbiamo più saputo nulla». Tra le richieste anche quella di rendere gratuito il passaggio sull’autostrada A13, così da permettere l’attraversamento alternativo del Po senza costi aggiuntivi. «Al momento tutto tace, tranne la nostra preoccupazione» afferma il primo cittadino.
E a pesare su Anas anche un’altro problema, quello della «Transpolesana». La superstrada è diventata un incubo per molti automobilisti a causa delle buche che hanno danneggiato decine di veicoli.
Nei giorni scorsi era intervenuta Elisa De Berti, assessore regionale alle infrastrutture. «Se necessario non esiterò a incalzarli» aveva dichiarato riferendosi ai vertici di Anas.
A replicarle il consigliere regionale del Pd, Graziano Azzalin. «Chissà su quale pianeta ha vissuto finora — afferma — Sono necessari interventi di risanamento strutturali, ma da anni. Di fronte a un’inefficienza così palese da parte di Anas, mi chiedo come possa la Regione avere invece una fiducia cieca, arrivando addirittura a cedere la maggioranza delle quote di Veneto Strade».