Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Il Padova frena ma il punto pesa
La Feralpi impone l’1-1, la capolista tiene però a distanza le avversarie per la serie B
PADOVA Il finale, palpitante, è una sentenza scolpita su pietra: anche un pareggio soffertissimo, strappato con le unghie e con i denti, può valere una vittoria.
Sono gli attimi finali di un match tiratissimo, quello fra Padova e Feralpisalò, a regalare un altro piccolo passo verso la B a Pierpaolo Bisoli. La Reggiana, infatti, fa 0-0 a Fano, c’è una giornata in meno da giocare e il vantaggio sulla rivale più pericolosa rimane di nove punti, con una partita in più disputata. È molto, anche se non è ancora fatta e dietro l’angolo c’è la trasferta a Portogruaro contro il Mestre, che regala spettacolo e che continua a stupire. La Reggiana andrà a Pordenone e l’impressione è che la prossima domenica potrebbe essere decisiva per tirare le somme, se non in tutto, quantomeno in buona parte. Fano-Reggiana 0-0, Padova-Feralpisalò 1-1 e pazienza se la Samb battendo il Vicenza scende a 8 punti di distacco dal primo posto con lo stesso numero di partite disputate. Di fatto c’è da tenere in considerazione pure lo scontro diretto, che parla biancoscudato in tutto e per tutto. E i punti di differenza, quindi, sono nove.
In tutto questo la serata dell’Euganeo lascia un’impressione tutt’altro che positiva della prima della classe. Messa spesso alla frusta da quel Domenico Toscano che a lungo in estate era stato in ballottaggio per allenare il Padova. Non riesce a battere Bisoli ma ci va vicino. Ai punti la Feralpi meriterebbe forse il successo, mentre gli errori arbitrali abbondano ma sono ben distribuiti. Nel dettaglio: due per parte, almeno a una prima visione dei replay delle azioni incriminate. Il vantaggio griffato Guidone è probabilmente in fuorigioco, il rigore assegnato alla Feralpi per fallo di mano di Pulzetti sembra non esserci, ma poi ne viene negato uno solare per fallo di Russo su Ferretti e il 2-1 segnato ancora da Guidone viene annullato per un fuorigioco piuttosto dubbio. Insomma, quattro episodi chiave e quattro errori, ne viene fuori un pareggio anche qui, oltre che nelle reti segnate. Nella ripresa, poi, ci mette ancora del suo Bisoli, che toglie uno dei migliori in campo, Alessandro Capello, per inserire Ettore Gliozzi.
Da quel momento in poi la squadra sparisce o quasi, di occasioni neppure l’ombra e il baricentro si abbassa tanto, persino troppo in alcune circostanze. Ulteriormente penalizzato dalla scelta di chiudere con la difesa a cinque, di fatto lasciando il pallino del gioco in mano a una Feralpi pericolosa fino al 95’. Insomma, un punto che non convince sotto tanti punti di vista, ma che va preso nella sostanza per quello che è. Quasi come una vittoria, perché di fatto c’è una giornata in meno da giocare e la concorrenza è ancora lì, dietro a rincorrere. Con tanti, forse troppi punti da recuperare. Non siamo ancora alla bandiera a scacchi, ma l’impressione è che si sia davvero vicini al traguardo. Serve un ultimo sforzo, serve magari una zampata d’autore domenica a Portogruaro. Dove la domenica delle Palme potrebbe portare con sé la prima vera ventata di Primavera. E il profumo, inconfondibile, della serie B.