Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
La barca delle api alla deriva sul Piovego
Tagliati gli ormeggi dell’arnia galleggiante: intervengono i pompieri
Una barca fuori controllo con quattro arnie e migliaia di api a bordo. Non è un racconto di fantasia ma quanto successo la settimana scorsa sul Piovego, dove lo sciame «fluviale» ha navigato indisturbato per mezzo chilometro prima di essere intercettato e messo in salvo dai vigili del fuoco. Il retroscena è presto detto ed è legato al progetto «Api in città», lanciato nel 2017 dall’associazione Amissi delle api con l’Ordine dei medici veterinari: da qualche mese, all’altezza delle Porte Contarine, c’è una «barca delle api» a disposizione di turisti e scolaresche che vogliono scoprire l’utilità degli insetti con il pungiglione nei contesti urbani. Le api infatti producono il miele, tutelano la biodiversità e mangiano i parassiti. Peccato che qualche malintenzionato abbia sciolto le due cime della barca proprio nei giorni in cui il Genio civile ha alzato il livello dell’acqua, col risultato che il natante ha cominciato ad avanzare senza timoniere; qualcuno se n’è accorto e ha chiamato i vigili del fuoco, che sono intervenuti all’altezza di piazzale Boschetti e hanno ormeggiato l’imbarcazione sulla sponda dei Giardini dell’Arena. L’equipaggio è salvo e la barca è in attesa di tornare alle Porte Contarine.
«Non è la prima volta che qualcuno fa qualche dispetto alle barche ormeggiate sul Piovego, non riesco a capire il motivo - commenta Maurizio Ulliana, presidente dell’associazione -. L’operazione di recupero è stata un po’ laboriosa, perché nel frattempo il Genio civile aveva nuovamente abbassato il livello dell’acqua e quindi la barca è rimasta in bilico sull’area golenale. Le api di due delle tre arnie abitate erano già sciamate via durante l’inverno; nell’altra arnia ho trovato qualche ape in meno, ma credo che questo dipenda dal freddo e non dall’incidente. Le nostre attività con gli apicoltori dunque possono proseguire e l’anno prossimo cercheremo di coinvolgere tutte le scuole del territorio».