Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Porto Tolle: caleidoscopio politico per le elezioni, ma non questa volta
Porto Tolle da tempo, in prossimità di elezioni amministrative, diventa un caleidoscopio politico con un mix tra Destra e Sinistra. Ad esempio alle Comunali dell’aprile 2008 erano candidati a sindaco per il Pd Silvano Finotti e per l’allora Forza Italia Mirco Mancin. Tre giorni prima delle elezioni un quotidiano diede ampio risalto a un’intervista in cui Giancarlo Galan aveva affermato che, se fosse stato portotollese, avrebbe votato per Finotti: quell’intervista fu trasformata in un volantino di propaganda, con ampia diffusione da parte degli attivisti del centrosinistra. Mirco si prese la sua rivincita contribuendo ad azionare il caleidoscopio alle Comunali del 2013, in cui si alleò con Claudio Bellan (Pd) mentre Roberto Pizzoli, anch’egli Pd, si presentò come candidato alternativo, avendo in lista, tra gli altri, Raffaele Crepaldi del centrodestra, ex addetto alla segreteria dell’assessore regionale Isi Coppola. Vinse Bellan e Mancin divenne vicesindaco. Per le nuove votazioni i due succitati schieramenti non hanno utilizzato il caleidoscopio. Vi è però la variante della Lega che, a livello di leader provinciali, ha dichiarato che pure a Porto Tolle avrà un proprio candidato, mentre i Cinque Stelle non risultano organizzati in loco. Claudio, tra l’altro, può sostenere che la sua amministrazione ha effettuato importanti interventi nei lavori pubblici come manutenzione straordinaria di piazze ed asfaltatura di molte strade. Un punto a suo favore, ma solo alla fine si saprà chi vincerà la partita, che è importante anche perché sarà compito della nuova amministrazione gestire il «dopo centrale Enel» e la trasformazione del sito in strutture turistiche, ricreative e sportive. Ricordo che, nel primo articolo scritto per questa rubrica, nel primo numero di questo giornale nel novembre 2002, avevo auspicato che si realizzasse quello che sembrava un sogno: non vedere più uscire fumo dal camino della centrale.