Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
La Fiera torna in mani pubbliche Trovato l’accordo con Gl Events
Comune, Provincia e Camera di commercio salgono al 51%, a Geo la gestione
La svolta della Fiera è alle porte e si preannuncia storica. Dopo le tensioni delle scorse settimane tra i soci pubblici di Fiera Immobiliare da un lato e Geo spa dall’altro, sembra aprirsi uno spiraglio per convincere i francesi di Gl Events a fare un passo indietro: Comune, Camera di commercio e Provincia hanno trovato la quadratura del cerchio attorno a un piano di rilancio per PadovaFiere che consentirà di risanare i conti senza scontentare nessuno e di affidare la gestione del quartiere fieristico in mano pubblica, tornando di fatto allo scenario in vigore fino al 2005.
La partita si gioca soprattutto all’interno di Fiera Immobiliare, la società che detiene la proprietà dei capannoni di via Tommaseo e che presto incasserà 13 milioni dall’aumento di capitale disposto ieri dalla Camera di commercio: per Fernando Zilio, presidente dell’ente camerale, quella che nei prossimi giorni verrà vagliata dal ministero dello Sviluppo economico è un’iniezione «propedeutica alla chiusura dei contenziosi e dell’accordo con Geo e Gl, che consentirà ai soci pubblici di riprendere in mano la gestione della Fiera e di sviluppare un polo dell’innovazione in sinergia con l’Università. La nostra quota in Fiera Immobiliare resterà invariata, se Gl vuole partecipare alla ristrutturazione della Fiera come socio di minoranza ben venga. Noi abbiamo fatto il nostro dovere fino in fondo, adesso aspettiamo le mosse degli altri soci».
La mossa di Palazzo Moroni non si è fatta attendere: la giunta comunale infatti ha approvato una delibera di «collaborazione con i soci pubblici» che prende atto di quanto deciso dalla Camera di commercio e autorizza il sindaco Sergio Giordani ad elaborare un’intesa per salvaguardare la gestione della Fiera «anche attraverso l’eventuale intervento pubblico». Si tratterebbe di un ritorno alle origini, considerando che la Fiera è passata ai francesi di Gl nel 2005 e che da allora le cose non sono più andate per il verso giusto, tanto da scatenare una guerra con la Fiera di Verona per il trasloco di Expo Bici (diventata CosmoBike) in terra scaligera. Ed è qui che entra in gioco il contenzioso tra Geo, Gl e il «triangolo» dei soci pubblici: Geo, che a fine 2016 ha sospeso il pagamento dell’affitto (circa 150 mila euro al mese) in quanto ritiene che le condizioni degli immobili non siano quelle previste dal contratto, ha fatto anche causa a Gl per pignorare i marchi delle manifestazioni più prestigiose, in quanto ritiene di vantare altri crediti con i francesi; una situazione di stallo che si ripercuote anche su Fiera Immobiliare, che di fatto non incassa l’affitto da un anno e mezzo. Nello schema disegnato dai soci pubblici c’è una torta di otto milioni da dividere in tre fette: quattro milioni da Fiera Immobiliare (che dunque avrebbe il 51%, acquisirebbe i marchi e diventerebbe l’intestataria del contratto di affitto) più due milioni a testa da Geo e Gl. Dirottare queste risorse dalle cause legali a un aumento di capitale comporta diversi vantaggi reciproci: Geo continuerà a gestire gli eventi fieristici e il rilancio avviato in questi mesi, mentre Gl sborserà una cifra inferiore a quella delle perdite registrate in questi anni. Risultato: la Fiera potrà fare le manutenzioni necessarie e risanare i suoi problemi.