Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Padova, avanti a piccoli passi «L’importante è il traguardo»
Il pari col Mestre avvicina la B. Zamuner: « Devono correre gli altri...»
Un altro piccolo passo verso il paradiso. Lo ha compiuto tra mille difficoltà, il Padova capolista, con una formazione e un modulo che non avevano mai dato grandi risultati sinora e con esclusioni eccellenti.
Lo si era capito, del resto, che Pierpaolo Bisoli stava facendo bollire qualcosa di grosso in pentola, visti i tre allenamenti a porte chiuse della scorsa settimana. Talmente grosso che alla fine è spuntata la difesa a cinque e un attacco -panzer composto da Gliozzi e Guidone con l’esclusione di Capello. Con il Mestre è finita 0-0 e il Padova, dopo il successo esterno contro l’Albinoleffe di fine novembre, viaggia a un ritmo non certo irresistibile: 1,57 punti di media a partita, che diventano 1,81 nel girone di ritorno, contro i 2,28 della prima parte della stagione. Insomma, la prima della classe sta gestendo, non ha il fiatone ma nemmeno viaggia a tutta. Controlla, corregge e rintuzza, visto che le altre (Reggiana in testa) di voler accelerare non ne vogliono sapere e il ko degli emiliani al Bottecchia ne è ulteriore indizio. La Samb è a 8 punti, la Reggiana a 10 con una partita in meno e sabato all’Euganeo arriva il Pordenone, rientrato alla grande in zona playoff e che, lentamente, dopo aver recuperato gli infortunati, sta tornando all’interno del gruppo di testa.
«Avevamo preparato la partita in un modo preciso — spiega il dg Giorgio Zamuner — abbiamo utilizzato un modulo più conservativo per poi tentare di ripartire. E due occasioni importanti le abbiamo avute, con Guidone e Pulzetti. In entrambi i casi non siamo stati precisi ma in una giornata così le cose sono rimaste invariate e sulla Reggiana abbiamo allungato di un punto. Il traguardo è sempre più vicino, andiamo avanti senza guardare troppo in là. Ogni cosa a suo tempo». La squadra sembra reggere dal punto di vista fisico, visto che nel secondo tempo ha tenuto testa al Mestre in modo energico, ma allo stesso tempo fatica a segnare e nelle ultime quattro partite ha pareggiato due volte, vinto a Bassano e perso col Teramo. Insomma, una marcia ad andamento lento che tuttavia è sufficiente a scacciare ogni fantasma. E di sicuro la quota promozione diretta, sia pure in un campionato particolare come quello attuale, sarà proporzionalmente più bassa rispetto allo scorso anno. «Noi abbiamo ben chiaro l’obiettivo — prosegue Zamuner — affrontiamo una partita alla volta senza prenderci inutili rischi. Sono gli altri che devono correre. Abbiamo un vantaggio importante da amministrare e lo stiamo facendo, la cosa che conta è solo quella di arrivare al traguardo».
Un po’ di preoccupazione (subito passata) per Gliozzi, uscito a inizio secondo tempo per quello che ha tutte le sembianze di un calo glicemico. Il giocatore ha riferito di non aver sentito più forza sulle gambe e ha chiesto così il cambio: nel dopogara è emersa con chiarezza la causa. I primi accertamenti sono rassicuranti e oggi, alla ripresa degli allenamenti prima di Padova-Pordenone, in programma sabato, l’attaccante dovrebbe essere regolarmente al suo posto.