Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Viaggio nei misteri della Coffee House un’irripetibile esperienza sensoriale
L’antico luogo di ristoro di dame e cavalieri sarà aperto al pubblico
La moda Nel locale servivano caffè e cioccolata
Un’esperienza «sensoriale» su due piani: un viaggio digitale nei panorami di tutta Italia, dal mare alle montagne, fra falchi e orsi, con tanto di videoinstallazione immersa nei suoni di un bosco artificiale. E poi i maestosi scenari e giardini della stessa Villa Pisani.
È la «Finestra sul paesaggio» realizzata all’interno della Coffee House, il settecentesco tempietto sulla collina che dall’alto spazia sul labirinto. L’installazione sarà attiva e visitabile da qui a novembre, nel periodo dell’esposizione «Paesaggio. Antiche Memorie e Sguardi Contemporanei».
La Coffee House risale al 1720, anno in cui venne progettata come luogo di ristoro. Era l’epoca in cui fra le classi sociali venete più elevate si diffondeva la moda delle bevande coloniali, caffè e cioccolata: il bianco tempietto, a pianta quadrata con lati di circa cinque metri per cinque, serviva ad accogliere dame e cavalieri durante l’estate per una sosta rinfrescante. Gustando le bevande alla moda, infatti, gli ospiti nel locale sulla collinetta potevano godere di una piacevole brezza fresca, una sorta di aria condizionata ante litteram.
L’intera collina è stata realizzata artificialmente, internamente vi è scavata una ghiacciaia: i residenti di Villa Pisani durante l’inverno depositavano lì lastre e pezzi di ghiaccio che, per la conformazione della struttura, si conservavano a lungo anche nei mesi primaverili e durante l’estate.
Un luogo dove depositare alimenti nella certezza di una conservazione più prolungata, ma appunto anche un sistema per creare aria fresca nel tempietto superiore, grazie ad un foro sul pavimento che veniva aperto nelle occasioni di convivialità.
La Coffee House normalmente è chiusa al pubblico (come la ghiacciaia) perché per motivi di sicurezza è sempre necessaria la presenza di un custode in caso ci siano visitatori. L’installazione creata da Munus Arts & Culture, organizzatore della mostra e concessionario dei servizi museali di Villa Pisani dal 2007 (con Medoacus Maior, Mosaico, Giovannella Company, CNCP), sarà quindi anche un’occasione in più per vedere uno spazio normalmente non accessibile. La sezione offre al visitatore più esperienze percettive. Internamente al tempio, dalle finestre, si può ammirare il giardino della Villa. Ma si può anche accedere ad un’altra stanza quadrata più piccola, realizzata ad hoc: entrando il visitatore trova un ambiente surreale, una fitta vegetazione con palme e altre piante che richiamano una foresta, e su un lato un balcone. È la «finestra sul paesaggio»: aprendola parte un video di 15 minuti che porta l’ospite in un viaggio sopra laghi, mari, foreste, montagne, campagne, con la fauna e la flora che li popolano, gli squarci dei fulmini e i rombi dei tuoni, le tempeste di neve, il vento che soffia tra le chiome degli alberi, il silenzio delle notti stellate.
Non mancano gli scenari modificati dall’azione umana, con aerei che solcano i cieli, treni ed automobili che attraversano le campagne, trattori che fendono i campi coltivati, navi che affollano i porti, fabbriche in attività giorno e notte. Si offrono, così nuove riflessioni tra l’uomo e il paesaggio.