Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Concorso sospetto, indagato ex primario
Il caso di un concorso annullato sta scuotendo l’università, che si vede ancora una volta al centro delle cronache per un presunto illecito sul quale la magistratura sta facendo accertamenti. Il concorso in questione è quello per docente di seconda fascia in medicina, svoltosi nel gennaio del 2017 e annullato qualche mese dopo a causa di un esposto che denunciava irregolarità. Secondo la missiva (anonima) recapitata prima alla Guardia di Finanza e poi alla Procura, il docente presidente della commissione Andrea Peserico, dermatologo di fama e docente al Bo, risultava presidente del la commissione di un concorso a cui partecipava una professionista che lui conosceva da tempo, visto che avevano collaborato insieme a un complesso progetto lavorativo. Ma quando si tratta di concorsi pubblici, i membri della commissione devono firmare una clausola in cui dichiarano di non aver nulla a che fare con i candidati. Si tratta di una regola che consente di azzerare qualsiasi sospetto di conflitto di interessi, di nepotismo, nel caso di presenza di parenti, amici o soci in affari tra i candidati al posto messo a bando. In quella occasione Peserico non si fece subito da parte, tanto che, dopo un esposto al rettorato e alla direzione generale, il concorso fu annullato e la commissione fu sciolta. Per questo il docente e la dottoressa che ha vinto (un secondo concorso) sono stati indagati per abuso d’ufficio (entrambi) e falso in atto pubblico (soltanto Peserico). «È vero che ero presiedente della commissione - dice il docente -, ma non sapevo chi fossero i candidati finché non si sono presentati al concorso. È solo dopo che è venuto fuori che c’era un’unica candidata che conoscevo bene perché abbiamo lavorato insieme e, ci tengo a sottolinearlo, è una persona molto competente e preparata». A quel punto, arrivato l’esposto e la richiesta di scioglimento della commissione giudicante da parte del Bo, Peserico non si sarebbe opposto, tanto che alla fine il concorso è stato fatto con un’altra commissione, anche perché l’esposto parlava di una presunta liason tra Peserico e la candidata. «Io sono felicemente sposato - ribatte il docente -, conoscevo la candidata perché avevamo un progetto insieme». La Finanza, coordinata dal pm Sergio Dini sta facendo gli accertamenti del caso per vedere se al nome del professore siano collegati altri concorsi sospetti.