Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Rosso si prende il Vicenza calcio e la città esulta L’ira di Bassano
Offerta d’acquisto e piano di fusione delle società di calcio. Variati e Vescovi esultano, tifosi prudenti
Renzo Rosso con una mossa a sorpresa VICENZA scende in campo per salvare il Vicenza Calcio dal fallimento, «sposandolo» alla Bassano Virtus che già possiede da vent’anni. Lo ha fatto presentando un’offerta d’acquisto e un piano di fusione. Dal sindaco Variati a Confindustria, la città esulta. Tifosi prudenti. Ma Bassano s’indigna.
Mister Diesel cala l’asso VICENZA di denari e si offre di salvare il Vicenza Calcio dal fallimento, «sposandolo» alla Bassano Virtus che già possiede da vent’anni. In riva al Bacchiglione è un’iniezione di entusiasmo dopo mesi di depressione per le sorti della squadra cittadina – anche se i tifosi restano prudenti – mentre sotto il Grappa l’effetto è più simile a quello di un bagno nel Brenta gelato: si teme che la fusione possa lasciare la città senza squadra, stadio e colori.
La mossa di Renzo Rosso è nello stile del personaggio: spiazzante e concreta. Perché l’annuncio, in un’intervista sul Giornale di Vicenza di ieri, due giorni dopo la seconda asta fallimentare per il Vicenza Calcio andata deserta, avviene a progetto avviato. «Alcuni professionisti per conto di Otb, la società capogruppo della mia holding – rivela infatti il patron della Diesel –, hanno presentato alla cancelleria del tribunale fallimentare di Vicenza una busta contenente un assegno circolare per una somma importante e una lettera che elenca le condizioni in base alle quali sono pronto a rilevare il Vicenza calcio». In pratica le due compagini diventerebbero «una sola società e la stessa squadra di calcio», che «godrà del titolo sportivo del Bassano» – che gioca in serie C in alta classifica, mentre il Vicenza nella stessa serie lottano per non retrocedere – e erediterà i colori biancorossi, ma con un tocco di grafica affinché «accanto ai colori del Lane risalti anche l’accento bassanese». Infine, punto tutt’altro che secondario, lo stadio: la squadra calcherebbe il prato del glorioso Romeo Menti, a Vicenza, mentre il progetto di rifare il Rino Mercante di Bassano, lanciato un anno fa, pare arenato. Di tutto questo ieri Rosso ha parlato al campo alla squadra del Bassano cercando di tranquillizzare i giocatori ma confermando i piani di fusione.
Sotto la Basilica palladiana è tutto un tirare sospiri di sollievo e costruire ponti d’oro al salvatore di Molvena. «Da un imprenditore di successo che ha saputo mantenere una relazione forte con il territorio e nel contempo misurarsi con i mercati internazionali – dice il sindaco Achille Variati –, lo leggo come un atto di generosità verso un elemento identitario quale è il Vicenza Calcio. Una scelta che riscatta il mondo industriale rimasto molto debole agli appelli dei mesi passati». Il rappresentante più alto di quel mondo, il presidente della Confindustria berica Luciano Vescovi, non risparmia gli applausi: «Renzo Rosso, ancora una volta, esprime il suo rinomato amore per il territorio con il pragmatismo che lo contraddistingue, ovvero presentando un’offerta concreta e un piano strutturato di lungo respiro – dichiara Vescovi –. Quando una persona come lui, con tanta passione ma anche serietà, si prende a cuore la causa del Vicenza Calcio, credo debba trovare l’appoggio di tutti». Appoggio auspicato anche da Gian Carlo Ferretto, decano dell’imprenditoria berica: «Non sono tifoso di calcio ma della nostra città – commenta –, e trovo molto significativo che qualcuno prenda in mano una squadra nella quale la comunità si identifica superando la logica dei campanili. Mi auguro che altri imprenditori si uniscano».
Sorpresa, piena di speranze ma prudente la tifoseria biancorossa: «Potrebbe essere una svolta importante, anche se non c’è stato ancora il tempo per fare valutazioni – precisa Maurizio Salomoni, presidente del centro di coordinamento clubs biancorossi – non sono ancora chiare l’offerta e le modalità della fusione. E’ evidente che la forza economica di Rosso può aprire nuovi orizzonti per il club, ma ci sono molte cose da chiarire.Vero è che come tifoseria stiamo soffrendo da anni, e la speranza è che arrivi una nuova proprietà che riporti il Vicenza dove merita». Decisa è invece la presa di posizione dei tifosi della curva che in queste ore si stanno confrontando: «L’unica cosa che posso dire è che la storia del Vicenza calcio nato nel 1902 non deve in nessun modo essere persa – spiega uno dei leader della curva Sud Cristian Brojanigo – per questo prima di prendere posizione vogliamo capire bene come Renzo Rosso intende sviluppare questa fusione. Il Vicenza dovrà giocare al «Menti», mantenere i titoli vinti al Viareggio, la Coppa Italia, su quello non si transige. Inoltre la maglia dovrà essere biancorossa, dispiace per i tifosi del Bassano ma noi la vediamo così». Contrario è Giorgio Carrera, il libero del Real Vicenza di G.B. Fabbri: «Sono da quegli anni un grande tifoso del Vicenza, della sua R, e dei suoi colori – spiega Carrera – e mischiarli con quelli del Bassano non ha alcun senso. Non sarebbe più il Vicenza, inutile aggiungere altro».
” Variati Lo vedo come un atto di generosità verso la città
” Vescovi Se uno come lui si prende a cuore la causa va sostenuto