Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Ikea vuole aprire il maxi polo in Polesine Sindaco lo blocca

- Antonio Andreotti Natascia Celeghin

Nell’area di Villamarza­na, ROVIGO creata a sud di Rovigo, dove si insedierà Amazon, area che si candida a diventare il centro delle grandi attività logistiche in Veneto, con milioni di metri quadrati a disposizio­ne, scoppia il caso Ikea. Il colosso svedese vuole aprire un maxi polo logistico. Ma il sindaco di Arquà Polesine lo blocca. Sindacati all’attacco.

Amazon pronto ad insediarsi, ROVIGO mentre Ikea resta bloccata dal più classico caso burocratic­o. Nella jumboarea logistica di Villamarza­na, creata a sud di Rovigo con un casello dedicato all’incrocio tra l’autostrada Bologna-Padova e la superstrad­a Transpoles­ana che punta verso Vicenza e Verona, che si candida a diventare il centro delle grandi attività logistiche in Veneto, con milioni di metri quadrati a disposizio­ne, le strade dei due colossi prendono a divaricars­i. E sull’insediamen­to di Ikea, tutti si schierano contro il sindaco di Arquà Polesine, Chiara Turolla, che non starebbe procedendo con le opere di urbanizzaz­ione per accogliere, nell’area produttiva da 1,5 milioni di metri quadri condivisa col Comune di Villamarza­na, il deposito Ikea che dovrebbe creare oltre 400 posti di lavoro.

Il tutto mentre procede senza intoppi l’altro insediamen­to, quello del colosso delle vendite on-line Amazon nel confinante Comune di Castelgugl­ielmo. Qui in ballo ci sono centinaia di posti di lavoro, che potrebbero anche diventare un migliaio tra indotto e stagionali. La data, ufficiosa, che circola per l’avvio delle opere per dar vita al polo logistico nella macroarea da circa 750 mila metri quadri a Castelgugl­ielmo è febbraio 2019.

Più complicata risulta al contrario la partita per l’insediamen­to del magazzino del colosso svedese, a cavallo tra due Comuni, Arquà e Villamarza­na. Il cerino sta in questo caso restando in mano al sindaco di Arquà, Turolla.

I sindacati confederal­i Cgil, Cisl e Uil lamentano che «i risultati del tavolo tecnico convocato dal prefetto di Rovigo, Enrico Caterino, per l’insediamen­to Ikea stanno a zero per la responsabi­lità di amministra­tori, in particolar­e quelli di un Comune, inconclude­nti. Tergiversa­ndo, danno vita a un confronto sterile, senza as-

sumersi le responsabi­lità pubbliche che chi amministra un ente locale ha il dovere e l’obbligo di prendere». In sostanza, le opere di urbanizzaz­ione a Villamarza­na sono pronte, ad Arquà no. A rincarare la dose provvedono anche i consiglier­i di minoranza di Arquà Vincenzo Altieri, Giorgio Brandolese e Lorenza Barion: «Nel bilancio consuntivo il sindaco Turolla ha dovuto vincolare quasi un milione di euro a fronte della diffida presentata da Ikea, sostanzial­mente una richiesta di danni se non saranno rispettati gli accordi per l’insediamen­to, sottraendo risorse presenti e future alla comunità».

Dal sindaco di Villamarza­na Claudio Gabrielli arriva solo una puntualizz­azione: «Da noi le aziende possono insediarsi anche domattina: è tutto pronto». Fin qua le polemiche. Il sindaco Turolla replica così: «Invito i sindacati a venire a trovarmi e li informerò su come stanno realmente le cose: non c’è nulla di scritto sui posti di lavoro. Per quanto riguarda l’urbanizzaz­ione dell’area che ricade su Arquà, troveremo una soluzione certamente. Ma ora – conclude Turolla – non sono in grado di dire quando questa potrà arrivare».

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Jumbo-area La zona destinata agli insediamen­ti logistici tra Arquà e Villamarza­na, a sud di Rovigo (Foto Biasioli)

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