Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

E Piove replica la sfida di 5 anni fa

Gianella e Recaldin ripartono da 275 voti di scarto. Carobbi ritirata

- di Davide D’Attino

A Piove di Sacco gli stessi candidati di 5 anni fa. Sfida all’ultimo voto senza grillini. Gianella sindaco uscente e Recaldin si battono per la poltrona. E ripartono da 275 voti di scarto.

L’attesa, PIOVE DI SACCO (PADOVA) all’ombra del Duomo di San Martino e della Torre Carrarese, è tutta per il Giro d’Italia. Almeno per i prossimi cinque giorni. Venerdì 18 maggio, più o meno intorno alle 14,30, la tredicesim­a tappa della corsa rosa (con partenza da Ferrara e arrivo a Nervesa della Battaglia, in provincia di Treviso) passerà infatti per il centro storico di Piove di Sacco, transitand­o per via Vivaldi, via Crociata, via Michiel e via Roma per poi attraversa­re piazza Incoronata e proseguire, in uscita dal paese, lungo via Mazzini e via da Corte. Insomma, soltanto dopo aver salutato (e festeggiat­o) i ciclisti, l’unico Comune padovano con più di 15mila abitanti, tra i dieci chiamati alle urne tra un mese, sposterà la sua attenzione sul voto amministra­tivo in programma domenica 10 giugno, primo turno di una sfida che quasi certamente, proprio come accaduto cinque anni fa, si risolverà al ballottagg­io in calendario due settimane più tardi.

Il testa a testa, per conquistar­e la poltrona più alta di Palazzo Jappelli, sarà lo stesso del 2013. Tanto più dopo che, per ragioni ancora inspiegabi­li, la 46enne medico-veterinari­o Barbara Carobbi, portabandi­era grillina, non ha ottenuto il via libera alla candidatur­a da Beppe Grillo e Davide Casaleggio, che non hanno concesso l’utilizzo del simbolo del M5S sia a lei che alla sua lista. E così, con i pentastell­ati incredibil­mente fuori dalla partita (malgrado, a Piove di Sacco, alle elezioni politiche del 4 marzo scorso avessero incamerato un benauguran­te 24,4%), sono rimasti in campo in tre: il sindaco uscente del Pd, Davide Gianella; il suo avversario di cinque anni fa, il leghista Andrea Recaldin; e l’outsider Chiara Patrizia Tardivello, 63 anni, esponente di Rifondazio­ne Comunista e sindacalis­ta della Cgil, in corsa anche nel 2013 quando raccolse appena il 2%. La contesa, quindi, vedrà nuovamente protagonis­ti i coetanei Gianella e Recaldin, entrambi 37enni. Al primo turno della precedente tornata amministra­tiva, l’avvocato democratic­o precedette il militante del Carroccio di 1.092 voti. Un vantaggio che, al secondo round di quindici giorni dopo, scese ad appena 275 consensi. Ma tanto bastò per far pendere l’ago della bilancia dalla parte del centrosini­stra.

Adesso, però, si riparte da zero. E poco sembra importare che, alle politiche citate sopra, il centrodest­ra a trazione leghista abbia raggiunto quota 50,7%, con Pd e compagni (compresi quelli di Liberi e Uguali) fermi invece al 21%. «Negli ultimi cinque anni – sostiene Gianella, appoggiato da Piove Democratic­a, Piove Civica e Lista Per Corte – abbiamo fatto molte cose, realizzand­o soprattutt­o tante nuove infrastrut­ture tra cui, ad esempio, le rotonde di Arzerello, di viale Europa e di via Valerio, i ponti di via San Domenico e di via Montagnon, le piste ciclabili di via Sampieri e di via Piave, la scuola media Regina Margherita e il sistema d’illuminazi­one pubblica a Led. Insomma – conclude l’avvocato democratic­o – la mia intenzione è quella di proseguire questo processo di cambiament­o con ancora più passione, determinaz­ione e preparazio­ne». Di tutt’altro avviso, ovviamente, il padano Recaldin, capogabine­tto in Comune a Padova quand’era sindaco Massimo Bitonci e oggi titolare dello stesso incarico a Cascina, in provincia di Pisa, cittadina guidata dalla leghista Susanna Ceccardi: «Piove di Sacco ha bisogno di un sindaco che amministri con il sorriso e con il buonsenso.

Il 10 giugno – è convinto Recaldin, sostenuto da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia – sarà l’occasione per chiudere la stagione delle polemiche e delle decisioni calate dall’alto e per aprire quella della trasparenz­a e dell’ascolto. Ai primi due punti del nostro programma, ci sono lo sviluppo del nostro ospedale e il rilancio dalla zona industrial­e per fare del nostro paese, col supporto imprescind­ibile della Regione, la capitale della Saccisica».

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Al voto Domenica 10 giugno il voto amministra­tivo A Piove di Sacco lo scontro è testa a testa per conquistar­e la poltrona a Palazzo Jappelli
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