Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Il «Tizè» è ancora sotto sequestro La direzione: in regola per l’estate
Adeguamento del numero di posti-letto, regolarizzazione attesa
A una settimana dall’apertura ROSOLINA ufficiale per la stagione estiva, fissata per sabato 19, il centro vacanze «Tizé» (nella foto) di Rosolina Mare è ancora chiuso a seguito di un sequestro amministrativo scattato a fine aprile per mano dei carabinieri del Nas (Nucleo anti-sofisticazione) di Padova a causa di troppi posti-letto rispetto a quelli ammessi. Ma nonostante questa spada di Damocle il direttore del Tizè, Emanuel Prati, è fiducioso.
«Nessuna multa o sanzione per ora — afferma — e abbiamo chiesto l’adeguamento alla Provincia che sta esaminando la nostra pratica per la riqualificazione. Attendiamo a giorni il sopralluogo da parte del personale della Provincia e poi, se non ci sono problemi, possiamo riaprire».
Il motivo del sequestro da parte dei militari dell’Arma ha riguardato irregolarità sul numero di posti-letto dentro la struttura turistica composta da circa 200 appartamenti. All’origine dell’ispezione, avvenuta a metà aprile, un soggiorno (in fase di pre-apertura rispetto alla stagione estiva) di una comitiva scolastica delle Superiori del Lazio composta da una cinquantina di persone. Al termine della permanenza al «Tizé» ci sono state lamentele sulla presunta sporcizia della biancheria ed è partita anche una segnalazione ai carabinieri.
Il sopralluogo dei militari della Compagnia di Adria ha finito col coinvolgere anche i colleghi di Padova.
Ma i riscontri che hanno portato al sequestro non hanno riguardato gli aspetti igienici, bensì il numero di postiletto che supera di oltre 50 unità la soglia massima prevista dalla normativa regionale.
Un’altra irregolarità, di portata più contenuta, è stata riscontrata nell’assenza di un campanello nei bagni per l’allarme negli appartamenti.