Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Barbierato-Cavallari, ad Adria è caccia al voto Lega ago della bilancia
Nella settimana degli apparentamenti, la sfida resta aperta per i due candidati dell’area di sinistra, Omar Barbierato e Lamberto Cavallari, al ballottaggio per la fascia da sindaco di Adria fissato per domenica 24 giugno.
Da una parte Barbierato, civico con un passato nella sinistra che ha raggiunto il primo posto domenica raccogliendo il 33,79 per cento pari a 3194 voti. I rumors vedono il pacchetto di 959 voti conquistati dalla candidata della destra con Fratelli d’Italia, Giorgia Furlanetto, propendere proprio dalla parte del primo classificato. Anche se Furlanetto smentisce «l’intenzione di fare qualsiasi apparentamento» e si dichiara «soddisfatta del risultato raggiunto domenica».
Con 2590 voti, pari al 27,4 per cento, il secondo classificato è Lamberto Cavallari, che tra le liste a sostegno ha il Partito Democratico e quella dell’ex sindaco Massimo Barbujani. Per lui si è messo informalmente a disposizione il candidato della destra, con «Adria Domani» Piermarino Veronese. Veronese ha però un vassoio di soli 76 voti da offrire sul piatto della vittoria a Cavallari.
L’ago della bilancia nel disegno ipotetico della vittoria per Barbierato o Cavallari, la fa Emanuela Beltrame, candidata della Lega che al voto anticipato di domenica ha sfiorato il ballottaggio con il suo 19,46 per cento. Ben 1839 voti che risultano fondamentali per i due ballottanti e che lasciano perciò aperta la sfida sino all’ultimo scheda. «Non abbiamo ancora deciso se apparentarci – dichiara la candidata del Carroccio, Beltrame anche se è chiaro che sarà il nostro pacchetto di voti a fare la differenza. Di sicuro a decidere sarà il partito dopo tutti i confronti doverosi».
Nessun apparentamento politico invece verrà siglato dal Movimento Cinque Stelle, come prevede lo statuto. I pentastellati con la candidata Elena Suman hanno raccolto l’8,4 per cento delle preferenze. Ma la Suman, l’indomani dell’esito del voto non si lascia andare nemmeno a possibili informali preferenze e conferma il «no apparentamenti». Per presentare le liste con gli apparentamenti politici ufficiali c’è tempo sino alle 12 di domenica 17 giugno. Sino ad allora non si possono escludere colpi di scena.