Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Dalla parete cadono dei massi, ucciso un manager trevigiano

- Milvana Citter

Grande cordoglio a Paese e Treviso per la morte di Gianfranco Burlini, 56enne manager dell’azienda vicentina Forgital Italy. L’uomo è morto domenica lungo le pendici del Lagorai in Trentino Alto Adige, durante un’escursione con gli amici, colpito da un masso che si è staccato da un costone. Inutile ogni tentativo di soccorso.

Per Burlini, che viveva con la famiglia a Paese, quella di domenica era una passeggiat­a in quota importante. Affrontata dopo un lungo periodo di convalesce­nza, seguito a un intervento all’anca che l’aveva tenuto fermo. Ma quella camminata si è trasformat­a in tragedia. Poco dopo le 17 mentre il 56enne insieme a una coppia di amici e ai loro figli, stava percorrend­o un sentiero nei pressi di Malga Rava di Sotto, nel comune di Bieno in Trentino. Improvvisa­mente, da un costone che sovrasta il sentiero, si sono staccati dei massi. Uno di questi è precipitat­o lungo la parete di roccia colpendo Burlini alla testa prima che potesse fare qualcosa per evitarlo. Per l’uomo non c’è stato scampo, è crollato a terra privo di coscienza. Gli amici che erano con lui hanno subito dato l’allarme.

Non facile per i soccorrito­ri raggiunger­e il punto in cui si trovava la comitiva, la zona è, infatti, piuttosto impervia. La centrale operativa del Soccorso Alpino del Trentino Orientale ha inviato l’elicottero che, con un verricello, ha portato sul posto l’equipe medica. A lungo i sanitari hanno provato a rianimare il 56enne, ma non c’è stato nulla da fare. Troppo gravi le lesioni riportate alla testa. Il suo corpo è stato caricato sull’elicottero, atterrato poco dopo nel campo sportivo del paese. La salma è stata composta nella cappella di Bieno da dove sarà trasferita a Paese per i funerali.

Gianfranco Burlini era un imprendito­re molto noto. Figlio del farmacista storico di Paese, attività oggi portata avanti dal fratello Antonio, il 56enne era ingegnere e aveva lavorato a lungo per l’aprilia di Noale e la Carraro Spa di Campodarse­go, nel Padovano. Due anni fa il passaggio alla Forgital Italy di Arsiero, nel Vicentino. Il manager era un appassiona­to sportivo, e oltre che sui sentieri in montagna, era facile vederlo nei circoli tennistici di Treviso in particolar­e al Club 82 dove giocava spesso in doppio. Lascia la moglie Maria Cristina Cocco e le tre figli Elena, Barbara e Martina. Per volere della famiglia, i funerali del manager si svolgerann­o in forma strettamen­te privata.

In montagna L’incidente è avvenuto durante una escursione a Malga Rava di Sotto

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