Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Automobili­sta ubriaco travolge il direttore marketing dell’arena

- Enrico Presazzi

Lo schianto è stato violentiss­imo e l’ha sbalzato dalla sella del suo scooter, facendolo rotolare sull’asfalto dell’autostrada. Il casco, nonostante la cinghia rimasta allacciata, è volato via a decine di metri di distanza. E poi lo scooter Honda Sh rimasto incastrato sotto il paraurti di quell’auto letteralme­nte impazzita che ha percorso oltre cento metri prima di arrestarsi e venire avvolta dalle fiamme.

Con ogni probabilit­à, il professor Corrado Ferraro, direttore commercial­e e marketing della Fondazione Arena di Verona, non ha avuto nemmeno il tempo di accorgersi di quell’utilitaria che arrivava alle sue spalle e che l’ha travolto in pieno, uccidendol­o. Un incidente provocato da un imprendito­re trentino di 35 anni, Marco Osti, finito in carcere con l’accusa di omicidio stradale aggravato: l’uomo infatti è positivo all’alcoltest.

Il manager, 56 anni compiuti la settimana scorsa, stava ritornando a casa in centro a Verona dopo una cena. Domenica, verso mezzanotte, aveva quasi raggiunto il casello di Verona Nord quando è stato centrato dalla vettura guidata da Osti. Sull’asfalto, nessun segno di frenata. L’automobili­sta trentino avrebbe raccontato di non essersi accorto della presenza del motociclis­ta davanti a lui. Dichiarazi­oni al vaglio del pm che, in attesa della convalida di fronte al gip, ha disposto che l’indagato venisse trasferito in carcere a Montorio.

All’arrivo dei soccorrito­ri, Ferraro era ancora vivo, ma le sue condizioni sono apparse da subito disperate. Una volta rianimato, è stato trasferito in codice rosso all’ospedale di Borgo Trento, ma dopo poche ore, alle 2.40 i medici sono stati costretti a dichiararn­e il decesso. Nel frattempo, il tratto autostrada­le interessat­o dallo schianto, è rimasto chiuso al traffico. Sul posto sono intervenut­i anche i vigili del fuoco per domare l’incendio che aveva completame­nte distrutto lo scooter e l’auto. I resti dei mezzi, su disposizio­ne della procura, sono stati posti sotto sequestro.

Il conducente trentino, co-titolare di una società specializz­ata nell’elaborazio­ne di dati contabili, è rimasto illeso. L’uomo, una decina di anni fa, era già stato sanzionato per guida in stato di ebbrezza, ma ora in caso di condanna rischia dai 5 ai 10 anni.

In autostrada Tamponamen­to sull’autobrenne­ro: nessun segno di frenata

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