Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Automobilista ubriaco travolge il direttore marketing dell’arena
Lo schianto è stato violentissimo e l’ha sbalzato dalla sella del suo scooter, facendolo rotolare sull’asfalto dell’autostrada. Il casco, nonostante la cinghia rimasta allacciata, è volato via a decine di metri di distanza. E poi lo scooter Honda Sh rimasto incastrato sotto il paraurti di quell’auto letteralmente impazzita che ha percorso oltre cento metri prima di arrestarsi e venire avvolta dalle fiamme.
Con ogni probabilità, il professor Corrado Ferraro, direttore commerciale e marketing della Fondazione Arena di Verona, non ha avuto nemmeno il tempo di accorgersi di quell’utilitaria che arrivava alle sue spalle e che l’ha travolto in pieno, uccidendolo. Un incidente provocato da un imprenditore trentino di 35 anni, Marco Osti, finito in carcere con l’accusa di omicidio stradale aggravato: l’uomo infatti è positivo all’alcoltest.
Il manager, 56 anni compiuti la settimana scorsa, stava ritornando a casa in centro a Verona dopo una cena. Domenica, verso mezzanotte, aveva quasi raggiunto il casello di Verona Nord quando è stato centrato dalla vettura guidata da Osti. Sull’asfalto, nessun segno di frenata. L’automobilista trentino avrebbe raccontato di non essersi accorto della presenza del motociclista davanti a lui. Dichiarazioni al vaglio del pm che, in attesa della convalida di fronte al gip, ha disposto che l’indagato venisse trasferito in carcere a Montorio.
All’arrivo dei soccorritori, Ferraro era ancora vivo, ma le sue condizioni sono apparse da subito disperate. Una volta rianimato, è stato trasferito in codice rosso all’ospedale di Borgo Trento, ma dopo poche ore, alle 2.40 i medici sono stati costretti a dichiararne il decesso. Nel frattempo, il tratto autostradale interessato dallo schianto, è rimasto chiuso al traffico. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco per domare l’incendio che aveva completamente distrutto lo scooter e l’auto. I resti dei mezzi, su disposizione della procura, sono stati posti sotto sequestro.
Il conducente trentino, co-titolare di una società specializzata nell’elaborazione di dati contabili, è rimasto illeso. L’uomo, una decina di anni fa, era già stato sanzionato per guida in stato di ebbrezza, ma ora in caso di condanna rischia dai 5 ai 10 anni.
In autostrada Tamponamento sull’autobrennero: nessun segno di frenata