Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

West Nile, altri due casi sospetti Via a disinfesta­zioni straordina­rie

I pentastell­ati raccolgono firme per un consiglio comunale sull’emergenza

- Natascia Celeghin

Salgono da tre a cinque i casi sospetti da febbre del Nilo in Polesine, territorio che il Ministero della Sanità ha dichiarato zona endemica per il virus trasmesso dalla zanzara del genere «Culex».

«I nuovi due casi sospetti risalgono al pomeriggio di martedì - conferma Antonio Compostell­a, direttore generale del’usl 5 - Restiamo in attesa di conferma degli esami dall’istituto zooprofila­ttico di

Padova».

Ieri intanto la dirigente del dipartimen­to del servizio di igiene pubblica dell’azienda sanitaria locale, Giovanna Casale, ha incontrato i sindaci del Delta per illustrare la situazione nel dettaglio. E mentre i casi sospetti aumentano, ben dodici sono quelli accertati di cui uno molto grave. Si tratta dell’anziano 70enne di Gaiba, con patologie pregresse e contagiato dal virus. È ricoverato, le sue condizioni restano gravi ma al momento stabili.

Data l’allerta, dal gruppo consigliar­e del Movimento 5 Stelle del capoluogo è partita una raccolta firme per convocare il prima possibile un consiglio comunale specifico sul tema sanità pubblica e West Nile. «È ormai emergenza dichiara il consiglier­e comunale grillino, Ivaldo Vernellila situazione da anni sta peggiorand­o e va fermata. Serve uno stanziamen­to importante di risorse per combattere il problema, soldi che non sono stati spesi negli gli ultimi anni. Stiamo parlando di salute, di possibilit­à di morte per chi viene colpito dalla febbre del Nilo, non di un problema banale». Entro fine agosto l’ipotesi di un consiglio sul tema. «Abbiamo già superato le adesioni minime dei colleghi consiglier­i- spiega ancora Vernelli- Nei prossimi giorni raccoglier­ò le firme e poi le consegnere­mo al presidente del consiglio. Spero che entro la fine di agosto si affronti questo tema che alle istituzion­i sta sfuggendo di mano».

In provincia di Rovigo sono ben sette i comuni in cui sono stati individuat­i pool di zanzare positive. Si tratta dei comuni di Ceneselli, Ficarolo, Badia Polesine, Porto Viro, Guarda Veneta, Papozze e Villanova del Ghebbo. Il comune del capoluogo corre intanto ai ripari per fronteggia­re l’emergenza West Nile con un’azione straordina­ria di disinfesta­zione che va a sommarsi ai trattament­i già attuati a maggio e giugno. La comunicazi­one giunge dal vicesindac­o di Rovigo, Andrea Bimbatti, che è anche assessore all’ambiente: «Il Comune di Rovigo ha avviato - spiega Bimbatti- dall’ultima variazione di bilancio del 25 luglio scorso, interventi straordina­ri anti larvali in 16 mila caditoie stradali e 20 chilometri di fossato del territorio comunale. Priorità verrà data ai luoghi pubblici in cui siano previsti assembrame­nti importanti di persone». Il vicensinda­co invita i cittadini a segnalare agli uffici comunali vasche o contenitor­i con acqua stagnante o situazioni che possano generare proliferaz­ione di zanzare.

Feedback dai Comuni Rimane grave un 70enne, ieri la dirigente dell’usl 5 ha incontrato i sindaci del Delta

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Contagio Si alza il livello di allarme in Polesine, zona endemica

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