Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Padova, Oughourlian compra, Bergamin saluta
Svolta nell’assetto societario del club biancoscudato: il finanziere franco-armeno ora ha il 40 per cento
Una svolta annunciata, quella maturata nella giornata di ieri, ma comunque molto significativa. Giuseppe Bergamin esce di scena definitivamente dal pacchetto azionario del Padova, Joseph Oughourlian prosegue la sua scalata silenziosa all’interno del club di viale Rocco, aumentando la sua partecipazione dal 20 al 40%.
Nessuna sorpresa, dunque, dopo quanto trapelato già da tempo a campionato in corso, Oughourlian conferma la sua intenzione di impegnarsi seriamente per fare grande il Padova e dovrebbe partecipare anche al progetto del nuovo stadio. Oggi alle 12, in una conferenza stampa congiunta che si terrà nella sala stampa dell’euganeo, si toglierà il velo al piano che le parti stanno discutendo ormai da mesi. E cioè un nuovo complesso che prenda il posto dell’attuale tempio (tutt’altro che amato) del calcio cittadino. La capienza minima per ospitare una partita di Coppa è di 18mila posti, ma nelle idee di Bonetto si potrebbe salire fino a 25mila. Oughourlian in questo progetto è assolutamente coinvolto e intanto ha compiuto il primo passo, quello di aumentare la sua quota di minoranza, portandola al 40%. Il finanziere franco-armeno ha così commentato la mossa compiuta: «Come ho avuto modo di dire al momento del mio ingresso nel Calcio Padova – ha dichiarato Joseph Oughourlian per J4A – voglio essere vicino al Presidente Bonetto per sostenerlo assieme agli altri soci nella gestione e nello sviluppo di questo club ricco di storia».
In una nota diffusa nel pomeriggio di ieri dal club biancoscudato, Bonetto «desidera ringraziare sentitamente la famiglia Bergamin per quanto fatto in questi quattro anni per la rinascita e il rafforzamento della Società biancoscudata».
Oughourlian ha preferito fino a questo momento tenere un profilo basso, ma guardando alle esperienze in corso in Colombia, al timone del Club Millonarios e in Francia, come socio di maggioranza del Lens, non è da escludere che in un futuro non troppo lontano possa anche diventare il punto di riferimento del Calcio Padova. Che non si accontenta di un piccolo cabotaggio ma, dopo aver riconquistato la categoria ad appena quattro anni dalla scomparsa dal calcio professionistico, cerca di rilanciare ulteriormente. E il rilancio passa anche da un
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Roberto Bonetto Ringrazio la famiglia Bergamin per la rinascita e il rafforzamento della Società biancoscudata
nuovo stadio, per non rimanere schiacciato fra il Venezia di Joe Tacopina e il Vicenza di Renzo Rosso, che potrebbe ben presto diventare un concorrente a dir poco temibile. L’uscita di scena di Bergamin, allo stesso tempo, chiude definitivamente un’epoca. Quella di un Padova che si era rimboccato le maniche dopo i disastri delle gestioni Cestaro e Penocchio e che era ripartito da zero nell’estate del 2014, fondando la Biancoscudati Padova. Poi tornata Calcio Padova con la riacquisizione del glorioso logo Acp, lo scudo ultracentenario simbolo della storia societaria e con due promozioni conquistate in appena quattro anni.