Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

«Ascierto sacrificav­a gli interessi pubblici per pagarsi la villa»

L’ex deputato di An condannato a 14 mesi

- di Alessandro Macciò

A stupire i giudici è stato il «sistematic­o asservimen­to di ogni interesse pubblico al benché minimo vantaggio individual­e».

C’è scritto questo nella sentenza che lo scorso febbraio ha chiuso il processo Pantano ed è valsa la condanna a un anno e due mesi (pena sospesa) di Filippo Ascierto, l’ex deputato di Alleanza Nazionale che era finito alla sbarra con altri 16 imputati (tra cui la compagna Luana Levis, assolta) accusati a vario titolo di aver turbato diversi appalti pubblici in cambio di denaro o favori personali come viaggi e ristruttur­azioni. Ascierto, chiamato in causa con un lungo elenco di imprendito­ri e funzionari pubblici, è stato giudicato colpevole di truffa aggravata in concorso per ottenere erogazioni pubbliche e malversazi­oni ai danni dello Stato (e assolto da una terza accusa, quella di millantato credito) in relazione ai lavori per la sua villa di Montegrott­o, eseguiti nel 2011.

La posizione di Ascierto era stata separata al termine dell’udienza preliminar­e e riunita a quella degli altri imputati nel 2016, a patto di usare solo le intercetta­zioni telefonich­e «casuali» (cioè quelle antecedent­i al 28 febbraio 2011) come disposto nel frattempo dalla Giunta per le autorizzaz­ioni della Camera. La vicenda risale al weekend del 24 giugno 2011, quando l’associazio­ne Andromeda onlus (di cui Ascierto è presidente nazionale e la Levis presidente regionale) organizza una manifestaz­ione contro lo spaccio di droga in via Anelli. L’antefatto è che Aldo Marcon,

” Le intercetta­zioni ... Lo faccio chiamare dalla Regione... tu fammi uno sconto...

dg dell’ater di Venezia in scadenza di mandato e in cerca di un nuovo incarico, contatta Ascierto per chiedergli un’intercessi­one e gli presenta tre imprendito­ri, tra cui Manuel Marcon e Roberto Unizzi della Costruzion­i Giorg srl. Dopo l’affidament­o dei lavori per la villa, l’ex dg dell’ater invita Manuel Marcon a «tenersi buono» Ascierto perché è «un uomo d’onore» e a fornirgli il parquet a buon prezzo.

Il 21 febbraio Aldo Marcon chiama Ascierto e lo rassicura sul costo dei lavori («Meno di così non si può fare»), poi chiede informazio­ni sul direttore dell’ater di Padova Flavio Frasson. «Lo faccio chiamare direttamen­te dalla Regione», risponde Ascierto, che dal canto suo manifesta la «costante» preoccupaz­ione di contenere i prezzi e arriva a chiedere uno sconto «di un paio di euro al metro quadro» per i lavori in cartongess­o.

Parlando dell’impresario ad Aldo Marcon, Ascierto ribadisce il concetto: «Avvertilo che si passasse una mano sulla coscienza, che facesse il prezzo minore». I ritardi di Ascierto nei pagamenti (a fronte degli ottimi prezzi concordati) irritano gli imprendito­ri, che a novembre avanzerann­o ancora 25 mila euro e nel frattempo si rimpallano la firma sui contratti perché «tanto non c’è niente da prendere». Si arriva così a giugno, quando Ascierto coinvolge la Costruzion­i Giorg nell’iniziativa dell’associazio­ne Andromeda: la ditta deve svolgere i lavori di messa in sicurezza, che in sostanza consistono nel trasporto di alcune transenne e costano poche centinaia di euro. Sui due preventivi chiesti da Ascierto ci sono importi molto diversi: il primo è di duemila euro e viene finanziato dal Comune, il secondo è di 15 mila euro e vale l’accesso a un contributo statale di oltre 23 mila euro.

L’operazione va in porto anche perché il funzionari­o comunale che segue la pratica ammette di non aver effettuato «alcuna specifica attività istruttori­a né alcuna approfondi­ta verifica», dicendo di essersi affidato «alla sua pregressa esperienza» in questo tipo di lavori.

Ascierto prova a spiegare di aver eseguito una sorta di compensazi­one tra il debito con Costruzion­i Giorg e il diritto al rimborso da Andromeda, ma per i giudici «si tratta di un artificios­o meccanismo che non trova alcuna plausibile ragione economica».

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Condannato L’ex deputato Filippo Ascierto è stato condannato per truffa aggravata

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