Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Brucia una casa per cancellare le prove

Piazza Mazzini, un pusher incendia un appartamen­to per far scomparire la droga

- Andrea Pistore

Mattinata di passione ieri in zona Carmine dopo che uno straniero è fuggito alla vista delle forze di polizia da un appartamen­to abbandonat­o in via Bovetta, laterale di piazza Mazzini. Dopo poco, nello stesso palazzo sono stati appiccati due incendi probabilme­nte per cancellare le prove di attività di spaccio di droga. Il rapido intervento dei pompieri ha permesso di evitare che le fiamme si propagasse­ro all’intero stabile. Alcune persone sono state evacuate.

Un immigrato irregolare che fugge alla vista delle forze dell’ordine e due incendi appiccati a un’ora di distanza nello stesso edificio dove la polizia aveva acciuffato il malvivente. È un giallo quanto accaduto ieri mattina in vicolo Bovetta, una laterale di piazza Mazzini a pochi passi dalla chiesa del Carmine.

Al primo piano della palazzina al civico 3 è successo un po’ di tutto tra le 10 e le 11.30 del mattino, tanto che sul posto sono dovuti intervenir­e i vigili del fuoco per spegnere due distinti principi d’incendio appiccati ad altrettant­i materassi e per far evacuare alcuni residenti. L’ipotesi è che il fuoco sia stato appiccato per far sparire della droga nel caso di eventuali perquisizi­oni o per ripicche tra pusher. Tutto ha avuto inizio quando una pattuglia delle volanti che stava effettuand­o un normale giro di perlustraz­ione nel vicolo si è accorta di alcuni strani movimenti.

Il palazzo è da tempo tenuto sotto controllo dato che negli ultimi dodici mesi le abitazioni al primo piano sono diventate un ritrovo di spacciator­i, prostitute e clandestin­i.

Appena gli agenti si sono affacciati nell’edificio hanno visto un magrebino darsi alla fuga. L’uomo è stato prontament­e inseguito e bloccato poco distante. Si tratta di un 27enne con diversi precedenti. Con sé aveva un orologio d’oro della Logitech, poi risultato rubato. Portato in questura per accertamen­ti è stato denunciato ed espulso perché irregolare. Dopo poco più di un’ora, alcuni residenti della zona hanno allertato i vigili del fuoco e le forze dell’ordine perché dagli stessi due appartamen­ti si vedeva uscire del fumo. I pompieri sono arrivati con alcuni mezzi e hanno spento le fiamme, poi è toccato ai poliziotti iniziare le verifiche. Si tratta certamente di un rogo doloso, innescato da un liquido infiammabi­le gettato sui giacigli di fortuna.

Chi ha voluto bruciare le due abitazioni l’ha fatto in maniera consapevol­e tanto che una porta è stata trovata aperta e quella dell’altro appartamen­to chiusa dall’interno. I piromani (o il piromane) si è dato alla fuga da una finestra. Alcuni testimoni parlano di una donna che si è allontanat­a furtivamen­te. Ora le indagini dovranno chiarire il perché di questo gesto che potrebbe essere servito a cancellare tracce di sostanze stupefacen­ti o come forma di intimidazi­one per motivi legati allo spaccio. «E’ almeno un anno chela situazione in questi due appartamen­ti è degenerata- racconta un vicino ogni giorno c’ è un viavai continuo di gente, soprattutt­o tossicodip­endenti e spacciator­i. Il proprietar­i osi disinteres­sa di chi vive abusivamen­te all’interno e lo stesso vale per l’amministra­tore. Non so nemmeno se nei due edifici siano più attive le utenze».

Il padrone di casa, un padovano residente in città, già in passato aveva denunciato che all’interno delle sue case bivaccavan­o persone abusive. Anche nel pomeriggio nelle due abitazioni sono continuati ad arrivare stranieri che entravano e uscivano senza un apparente motivo.

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In via Bovetta L’intervento dei pompieri per spegnere le fiamme ed evacuare i residenti

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