Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Brucia una casa per cancellare le prove
Piazza Mazzini, un pusher incendia un appartamento per far scomparire la droga
Mattinata di passione ieri in zona Carmine dopo che uno straniero è fuggito alla vista delle forze di polizia da un appartamento abbandonato in via Bovetta, laterale di piazza Mazzini. Dopo poco, nello stesso palazzo sono stati appiccati due incendi probabilmente per cancellare le prove di attività di spaccio di droga. Il rapido intervento dei pompieri ha permesso di evitare che le fiamme si propagassero all’intero stabile. Alcune persone sono state evacuate.
Un immigrato irregolare che fugge alla vista delle forze dell’ordine e due incendi appiccati a un’ora di distanza nello stesso edificio dove la polizia aveva acciuffato il malvivente. È un giallo quanto accaduto ieri mattina in vicolo Bovetta, una laterale di piazza Mazzini a pochi passi dalla chiesa del Carmine.
Al primo piano della palazzina al civico 3 è successo un po’ di tutto tra le 10 e le 11.30 del mattino, tanto che sul posto sono dovuti intervenire i vigili del fuoco per spegnere due distinti principi d’incendio appiccati ad altrettanti materassi e per far evacuare alcuni residenti. L’ipotesi è che il fuoco sia stato appiccato per far sparire della droga nel caso di eventuali perquisizioni o per ripicche tra pusher. Tutto ha avuto inizio quando una pattuglia delle volanti che stava effettuando un normale giro di perlustrazione nel vicolo si è accorta di alcuni strani movimenti.
Il palazzo è da tempo tenuto sotto controllo dato che negli ultimi dodici mesi le abitazioni al primo piano sono diventate un ritrovo di spacciatori, prostitute e clandestini.
Appena gli agenti si sono affacciati nell’edificio hanno visto un magrebino darsi alla fuga. L’uomo è stato prontamente inseguito e bloccato poco distante. Si tratta di un 27enne con diversi precedenti. Con sé aveva un orologio d’oro della Logitech, poi risultato rubato. Portato in questura per accertamenti è stato denunciato ed espulso perché irregolare. Dopo poco più di un’ora, alcuni residenti della zona hanno allertato i vigili del fuoco e le forze dell’ordine perché dagli stessi due appartamenti si vedeva uscire del fumo. I pompieri sono arrivati con alcuni mezzi e hanno spento le fiamme, poi è toccato ai poliziotti iniziare le verifiche. Si tratta certamente di un rogo doloso, innescato da un liquido infiammabile gettato sui giacigli di fortuna.
Chi ha voluto bruciare le due abitazioni l’ha fatto in maniera consapevole tanto che una porta è stata trovata aperta e quella dell’altro appartamento chiusa dall’interno. I piromani (o il piromane) si è dato alla fuga da una finestra. Alcuni testimoni parlano di una donna che si è allontanata furtivamente. Ora le indagini dovranno chiarire il perché di questo gesto che potrebbe essere servito a cancellare tracce di sostanze stupefacenti o come forma di intimidazione per motivi legati allo spaccio. «E’ almeno un anno chela situazione in questi due appartamenti è degenerata- racconta un vicino ogni giorno c’ è un viavai continuo di gente, soprattutto tossicodipendenti e spacciatori. Il proprietari osi disinteressa di chi vive abusivamente all’interno e lo stesso vale per l’amministratore. Non so nemmeno se nei due edifici siano più attive le utenze».
Il padrone di casa, un padovano residente in città, già in passato aveva denunciato che all’interno delle sue case bivaccavano persone abusive. Anche nel pomeriggio nelle due abitazioni sono continuati ad arrivare stranieri che entravano e uscivano senza un apparente motivo.