Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Arriva la terza morte in Polesine Il virus West Nile uccide in città

Spirata l’insegnante d’inglese in pensione Rosa Ceruti, 84 anni, già malata

- Natascia Celeghin

Il virus West Nile colpisce ancora in Polesine, questa volta nel capoluogo di provincia. Ieri è morta all’ospedale civile di Rovigo Rosa Ceruti, rodigina, residente in via Piave, una delle vie del centro storico, contagiata da punture della zanzara «Culex» che le ha trasmesso il virus della Febbre del Nilo per lei purtroppo fatale a causa di patologie pregresse.

Rosa aveva 84 anni, professore­ssa di inglese alle scuole superiori, da anni in pensione era conosciuta in città. A darne notizia ufficiale l’azienda sanitaria Usl 5. «La signora era ricoverata in Medicina all’ospedale di Rovigo dal 26 agosto 2018 per una sospetta meningite con febbre altissima».

Il primo esame per West Nile era risultato negativo, ma le condizioni dell’anziana hanno suggerito, in un secondo momento ai medici di ripetere l’esame. Esame che ha accertato la presenza del virus.

«La paziente — rende noto l’usl 5 — Era affetta, di base, da gravissime patologie cronicodeg­enerative che hanno portato alla compromiss­ione del sistema immunitari­o. Alla famiglia le più sentite condoglian­ze». Rosa Ceruti è la terza vittima del virus della Febbre del Nilo. La scorsa settimana la prima a morire a causa del contagio è stata Rachida Ouarga, di 58 anni, madre di cinque figli, di origini marocchine, ma da tempo residente con la famiglia a Trecenta.

Il secondo decesso neanche 24 ore più tardi. A spegnersi al nosocomio di Adria, ancora a causa del virus trasmesso da una banale puntura di zanzara, è stata Marcella Sega, 91enne residente ad Adria, altra paziente sofferente di gravi condizioni di salute pregresse.

Nel complesso sale a 33 il numero di pazienti sul territorio, principalm­ente polesani, contagiati dal West Nile. E ieri sono stati due i nuovi casi di contagio che si sono aggiunti nel bollettino diramato dall’azienda sanitaria: una 42enne di Giacciano con Baruchella, non grave e un 60enne di Rovigo che sarà dimesso già nelle prossime ore. Per questo nel capoluogo il sindaco Massimo Bergamin, appreso dall’usl 5 del nuovo contagio in città in via Ippolito Nievo, ha disposto una disinfesta­zione d’urgenza per ieri notte dalle 3.30 alle 07.30 per un raggio di 200 metri.

Anche a Giacciano con Baruchella, Comune che conta già due contagi (il primo di una 18 enne già guarita, una delle pazienti più giovani contagiate in provincia), si sta procedendo con le disinfesta­zioni.

«Abbiamo aumentato di ben cinque interventi il numero delle disinfesta­zioni che facciamo già di routine da aprile ad ottobre — spiega il sindaco di Giacciano con Baruchella, Natale Pigaiani — La preoccupaz­ione tra i cittadini c’è, però al momento tutto è sotto controllo e speriamo in un aiuto dalla Regione».

Anche ad Adria, avviata una disinfesta­zione di tutta l’area verde e alberi nel raggio di 400 metri in località Ca’ Garzoni dove abitava la seconda vittima del West Nile, la 91enne Marcella Sega.

Azioni

La notte scorsa la nuova disinfesta­zione in via Nievo Siamo in Polesine a quota 33 contagiati

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Zanzare fatali L’agente patogeno si trasmette con la puntura della specie «Culex»

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