Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Come cambia il red carpet: l’invasione delle top model
Come cambia la passerella nell’era dei social. Da Sara Sampaio a Gabrielle Caunesil: accanto alle stelle dello schermo le mini sfilate di bellezze planetarie che vantano milioni di follower
Nel 2011, un’era geologica fa, si gridò allo scandalo. Il red carpet della preapertura della Mostra del Cinema di Venezia, colonizzato da Ezio Greggio, Giorgia Wurt e Anna Falchi. Eppure non c’era troppo da meravigliarsi. Erano gli anni in cui la showgirl Patrizia Pellegrino non saltava mai un red carpet della serata inaugurale, né mancavano Alba Parietti (spesso col compagno Stefano Bonaga, lui al Lido ci viene ancora, ma sul red carpet non è più stato avvistato), Simona Ventura, Cristina Parodi. Anni, insomma, in cui sul tappeto rosso della Mostra del Cinema dominavano i «televisivi»: le veline erano di casa, Elisabetta Canalis accompagnava al Lido la divinità George Clooney e le ragazze bofonchiavano volgarità al suo indirizzo. L’ultima grande diva televisiva – se si esclude l’incursione a inizio Mostra di Elisa Isoardi, amplificata dalla sua relazione col vicepremier Matteo Salvini – è stata Belen Rodriguez, calata la prima volta nel 2014 col marito Stefano De Martino, poi nel 2016 per dare – programmaticamente – scandalo con un abito decisamente poco castigato. Sono passati pochi anni, eppure tutto al Lido è cambiato. I «televisivi» sono praticamente spariti, perché sparita è la capacità della televisione generalista di creare sogni, e il red carpet di questa Venezia 75 è stato dominato dalle modelle e super modelle.
L’ultima in ordine di tempo, vista ieri alla darsena dell’excelsior mentre cercava un taxi per lasciare il Lido: 15 anni, un vestito da Trilli giallo e l’aria da bocciolo sotto assedio: «Sono venuta qui perché voglio iniziare a fare la modella. Ieri ho fatto il red carpet, ora riparto». Le prime sono state le super top dell’inizio della Mostra: la portoghese Sara Sampaio, la brasiliana Izabel Goulart, Georgina Rodriguez, compagna di Cristiano Ronaldo. Poi Gabrielle Caunesil, 25 anni, francese, moglie di Riccardo Pozzoli, ex di Chiara Ferragni e fondatore con lei di The blond salad. Un mondo di corpi geneticamente modificati, che partono dal metro e ottanta e arrivano con agilità al metro e novantacinque e oltre
grazie al tacco. Un mondo che col cinema c’entra poco: le ragazze sfilano sul red carpet, incantano i flash dei fotografi, entrano nel palazzo del cinema, ma poi escono dalla porta secondaria, destinazione le cene degli sponsor che le hanno
invitate a sfilare ricoprendole
di marchi dalla testa ai piedi.
In comune hanno la forza dei follower di Instagram, il social network delle foto e nuova scatola dei sogni: Georgina Rodriguez, 7,2 milioni di
follower, Sara Sampaio, 6,7 milioni di follower, Izabel Goulart, 4,4 milioni di follower, Gabrielle Caunesil, (solo) 529mila follower. Insomma, se un tempo il festival era la vetrina per promuovere un
film o un programma televisivo, ora il red carpet è una passerella per mini sfilate, dove le ragazze non parlano se non le
si intercetta fuori, magari nella
hall dell’excelsior. E col cinema hanno poco a che fare. A meno di non sposare un attore. È il caso di Tina Kunakey (647mila follower, tornata alla Mostra col neo marito attore Vincent Cassel, o Irina Shayk, (10,6 milioni di follower), moglie dell’attore Bradley Cooper.
La signora Cooper ha sfilato sul red carpet in abito lungo oro Versace per la prima di A
star is born con Lady Gaga diretta dal marito. Eccezioni giocate a colpi di post e cuoricini,
foto di Venezia in lancia e foto sul pontile di qualche grande albergo con l’abito che svolazza o in motoscafo, dove Madalina Ghenea, lei sì, un po’ cinematografica per via del debutto con Paolo Sorrentino, accomoda i piedi fasciati in sandali gioiello a schiava, sul sedile in
pelle bianca. Hashtag? #venezia75.