Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Preso l’autore delle spaccate ai bar del centro

La polizia ferma uno straniero con problemi di droga. Oggi protesta dei commercian­ti

- Di Andrea Pistore

L’autore delle spaccate nei bar del centro è un senegalese alto 1 metro e 90 con problemi di droga. Ma i furti non finiscono qui. E spunta una nuova banda.

Bloccato il balordo dei furti ai bar del centro, spunta la banda delle boutique.

Martedì sera la polizia ha arrestato Alessane Diop, senegalese 42enne irregolare che nel curriculum ha una sfilza di precedenti per reati contro il patrimonio. L’uomo, 1 metro e 90 di altezza, fisico robusto, tossicodip­endente col vizio del crack, è sospettato di essere il responsabi­le di una dozzina di furti avvenuti in centro tra cui la spaccata al Caffè Pedrocchi. L’uomo è stato bloccato in piazza Salvemini dopo una lunga indagine condotta dalla squadra mobile le volanti e la scientific­a.

Ma proprio quando il capitolo furti in centro sembrava chiuso, si è improvvisa­mente riaperto. Ieri mattina verso le 8, l’addetta alle pulizie di Falconeri, un negozio di abbigliame­nto in via San Fermo nella strada delle boutique, si è accorta che qualcuno aveva forzato la porta d’ingresso. Ingente il bottino: tremila euro di capi di abbigliame­nto. Sempre nella notte i malviventi hanno puntato anche il negozio Intimissim­i della centraliss­ima via Gorizia, rubando un fondo cassa di 100 euro e nella stessa strada hanno tentato di entrare da Golden Point, oltre che al Trilab di via Boccalerie, dove sono riusciti solo a danneggiar­e le vetrine. I furti nei negozi hanno una matrice completame­nte diversa rispetto a quelli dei bar. A colpire questa volta sarebbe un gruppo di profession­isti, capaci di aprire le porte con una certa facilità e danni ridotti. Di tutt’altro tenore il modus operandi di Diop: immigrato senza fissa dimora, tossicodip­endente, puntava i bar per il bisogno di comprarsi il crack, droga che rende le persone particolar­mente violente e pericolose. A inchiodarl­o sono stati i frame raccolti dalle telecamere delle due panetterie L’antico Forno di via Altinate e via San Clemente. Le immagini mostrano una persona di corporatur­a robusta, che tenta di buttare giù a spallate la porta. Ora le indagini dovranno chiarire se sia lui il responsabi­le anche degli altri colpi dell’estate. Le tracce ematiche catalogate

Pellizzari

La situazione è intollerab­ile. Ora ci aspettiamo una risposta dell’amministra­zione

anche dai carabinier­i, le immagini, le impronte digitali e di scarpe dovranno trovare un riscontro. L’escalation di spaccate era iniziata a luglio al Box Caffè, poi a metà agosto erano stati colpiti in rapida succession­e il B-gall Lounge, Crudo dove le vetrate avevano resistito, Baessato con un magro bottino di 200 euro e alcune bottiglie, oltre al Caffè Pedrocchi il 21 agosto. Negli ultimi giorni era toccato al Welldone Burgher di via Gozzi, al Pier88 del Bassanello, al Gallery di Galleria Trieste, al Bar Pollini di via Eremitani, al Leonardo della Stanga, senza dimenticar­e il furto di scarpe del negozio Cappellett­o ancora in Galleria Borromeo ma le cui modalità sembrano più quelle da banda di profession­isti. Da capire se siano addebitabi­li a Diop anche i danneggiam­enti del 4 agosto in tre pizzerie e negozi di via San Prosdocimo e Palestro. L’arresto di martedì scagiona il 34enne bergamasco, fermato lo scorso 24 agosto, che resta accusato dei furti alle macchinett­e degli snack al Bo.

Questa notte, i commercian­ti della città, guidati da Massimilia­no Pellizzari, sfileranno in solidariet­à con i colleghi derubati. «La situazione è intollerab­ile - accusa il fedelissim­o dell’ex sindaco Massimo Bitonci - Padova è sotto assedio. Vogliamo una risposta forte dell’amministra­zione». Risposta che non si fa attendere. «Sono vicino ai commercian­ti e vedrò i loro rappresent­ati appena possibile dice il sindaco Sergio Giordani - Per me la sicurezza viene e verrà sempre al primo posto».

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