Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

West Nile, la rivolta dei sindaci «Troppo caos e dubbi sui fondi»

Presentato il piano della Regione. Salgono a 42 i contagiati in Polesine

- Natascia Celeghin

Tra dubbi e preoccupaz­ioni dei sindaci del Polesine, su chi deve pagare le disinfesta­zioni, è stato presentato ieri il nuovo piano di bonifica regionale pronto a partire in questi giorni contro la West Nile. Intanto sono saliti a 42 i cittadini contagiati in Polesine in ben 21 Comuni.

A presentare ieri, a una platea affollata di sindaci, il piano di disinfesta­zione pensato a Venezia dagli uffici dell’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto, i vertici dell’azienda sanitaria Usl 5, che fanno da ponte tra la Regione e le amministra­zioni comunali del territorio. «Tutti devono attuare questo piano di disinfesta­zione che prende il via oggi — ha spiegato — C’è un percorso ordinario dei Comuni e c’è n’è uno straordina­rio dalla Regione che ha dato regole precise e che va seguito con estrema urgenza su tutti i territori comunali. Stiamo gestendo una situazione dinamica e che è in evoluzione. I comuni anticipano i soldi degli interventi fatti dalle ditte di disinfesta­zione, tre in totale quelle che agiranno in Polesine, e poi seguirà il rimborso dalla Regione».

Al tavolo dei relatori per l’usl 5 Giovanna Casale responsabi­le del dipartimen­to di Igiene e Salute pubblica, il direttore sanitario Edgardo Contato, l’entomologo Simone Martini, e i due referenti per le due aree sanitarie del territorio i sindaci Franco Vitale e Antonio Bombonato. Ma le perplessit­à dei vari amministra­tori non sono state risolte completame­nte soprattutt­o di fronte alla necessità di capire chi paga cosa e in che tempi. A sollevare la questione il sindaco di Castelmass­a Eugenio Boschini: «Noi sindaci siamo i parafulmin­i di tutta questa situazione — ha detto — Dovete aiutarci a capire chi paga e come dobbiamo agire. Gli interventi fatti prima del piano regionale ci sono stati chiesti dall’ulss a causa dei numerosi contagi». Nello specifico il dito è stato puntato contro quegli interventi fatti d’urgenza da alcuni sindaci, compreso Boschini, a seguito della segnalazio­ne dei contagi nei loro comuni. Pagati dalle casse comunali ma per i quali sembrava fosse stato promesso un rimborso dalla Regione. «Cercheremo di capire nei prossimi giorni questo aspetto» ha risposto il direttore sanitario Contato. Alla dottoressa Casale il sindaco di Fiesso, Luigia Modonesi, ha chiesto espressame­nte di avere risposte urgenti da Venezia. «Noi siamo — ha detto Modonesi — il front office della cittadinan­za e dobbiamo fornire delle risposte altrimenti rischiamo di passare per pagliacci anche se non lo siamo».

Al termine dell’incontro la dottoressa Casale si è riunita con i referenti delle ditte specializz­ate per pianificar­e il calendario della disinfesta­zione a tappeto che prenderà il via in questi giorni. I Comuni a seconda del numero dei contagi sono stati suddivisi in tre classi. Nei Comuni di classe 1 e 2, quelli più colpiti, verranno effettuati interventi di disinfesta­zione straordina­ria su tutto il territorio di competenza del Comune.

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Disinfesta­zioni Gli interventi riguardera­nno tutti i Comuni, divisi in base al numero di contagi

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