Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Bonetto: «È un calcio senza pace Così non si può andare avanti»
Il patron del Padova: «Rinvio assurdo sulla B, investiamo soldi e risorse»
Rabbia e sconcerto per una decisione che non è arrivata. Neppure venerdì. E che tiene con il fiato sospeso diciannove società di serie B, sei sospese fra cadetteria e terza serie e in sostanza tutti gli altri club di serie C.
Che però, pur con il verdetto del Coni atteso per martedì 11, dovrebbero iniziare la stagione con la prima giornata tra domenica 16 e martedì 18 e la seconda nel weekend del 22 e 23. Difficile immaginare uno scenario peggiore, che ha portato il presidente del Padova Roberto Bonetto a sbottare, stavolta in modo abbastanza pesante, contro lo stato di caos che regna nel calcio italiano ormai da mesi. «Sono arrabbiato, deluso e pure indignato — sottolinea Bonetto — venerdì si è scritta una pagina nera, anzi nerissima per il calcio italiano, che non trova pace. E che sta tradendo la fiducia dei tifosi e di chi sta valutando se investire o meno in questo movimento. Ho letto tempo fa una dichiarazione del presidente del Venezia Joe Tacopina che si dichiarava sbigottito di quello che stava accadendo, raccontando la sua difficoltà nello spiegare a chi decide di investire in Italia che cosa stia accadendo. Abbiamo cominciato nei playoff di serie B l’estate scorsa e da allora non c’è stata più pace, senza dimenticare che lo scorso anno abbiamo vissuto un girone di serie C senza il Modena, sparito a stagione in corso e con il Vicenza fallito a metà campionato. Così, onestamente, non si può andare avanti».
Bonetto è un fiume in piena e non si ferma più: «I tifosi mi chiedono se giocheremo a Salerno dopo la pausa — ringhia — e ci mancherebbe altro che non fosse così. E la stessa cosa vale per la trasferta di Foggia, che verrà successivamente. Per organizzare una trasferta, forse non tutti se ne rendono conto, servono risorse, energie e prenotazioni di alberghi e voli aerei. È completamente fuori luogo immaginare di poter cancellare cose già organizzate da tempo. E’ una cosa che personalmente ritengo fuori da ogni logica. Il Collegio di garanzia del Coni doveva decidere nella giornata di venerdì, senza “se” e senza “ma”. Magari anche alle undici di sera, ma aver rinviato tutto a martedì è qualcosa che non sta né in cielo né in terra. Noi presidenti investiamo soldi, risorse e tempo. Qualcuno ci ha pure accusato che l’unica motivazione della serie B a 19 squadre è che avremmo preso più soldi. Si rendono conto, questi signori, che diminuendo di tre unità il numero di club partecipanti, il rischio di retrocessione aumenta considerevolmente?».
E Bonetto chiude con una riflessione amara. «Ci sono momenti, in cui, per senso di responsabilità, bisogna prendere decisioni anche contro il proprio interesse. E noi abbiamo fatto così, 19 società all’unanimità, senza una sola voce contraria. Di questo vorrei che chi di dovere si rendesse conto il prima possibile. Perché siamo abbondantemente oltre il tempo massimo che ci doveva essere concesso. Ripeto — chiude il numero uno biancoscudato — è una pagina nera per il nostro calcio e un altro grave colpo alla credibilità di questo sport così amato, ma che ultimamente non trova pace». Intanto buone notizie dalla campagna abbonamenti, che tocca quota 5.269 tessere mentre nell’amichevole giocata ieri pomeriggio sul campo di Abano un Padova zeppo di seconde linee ha pareggiato 1-1 con il San Donà: reti di Longato e Sarno su punizione.
” Roberto Bonetto
Impensabile immaginare di cancellare trasferte già organizzate e dove già si sono affrontate spese