Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Trofeo Santagiuliana Il Citta non scherza e supera il Vicenza
Un test significativo, per completare un percorso che porta dritti su un trampolino di lancio: dove si andrà, ancora non lo si può sapere, ma il Cittadella continua a regalare sogni ai propri tifosi.
Nella partita giocata ieri a Caldogno contro il Vicenza e valida per il Memorial Santagiuliana, i granata mostrano sicurezza, capacità di gestione e tenacia. Alla fine è 3-2 in rimonta, una conferma che la strada è quella giusta. Il vantaggio lo griffa Siega, dopo appena nove minuti. Vantaggio immediato e ingannatore, perché ti aspetti un Cittadella a cinque stelle e invece scopri un Vicenza già in forma campionato. Che gioca a viso aperto e prima pareggia e poi mette la freccia grazie ai nuovi acquisti: prima segna Solerio di testa su pennellata di Giacomelli e poi replica Curcio, che mette il punto esclamativo con una splendida sforbiciata su spizzata di Arma. Si va al riposo sul 2-1, ma il Cittadella torna sotto: prima segna Malcore al 15’, al primo gol ufficiale in maglia granata su assist di Cancellotti, poi replica Proia, che replica la prodezza di Carpi e segna una sorta di «gol dell’ex» al termine di un contropiede davvero chirurgico.
Soddisfatto a fine partita Roberto Venturato: «Una partita importante per noi — spiega l’allenatore granata — hanno giocato quelli che sinora avevano avuto meno minutaggio e hanno dato buoni segnali, vincere aiuta sempre. Io credo che il Cittadella abbia 24 titolari, in chiave campionato sarà determinante avere una rosa ampia. Al Vicenza faccio un grande in bocca al lupo perché la stagione possa essere ricca di soddisfazioni». Non è contento, invece, Giovanni Colella: «Non abbiamo fatto una buona partita — ringhia il tecnico del Vicenza — nel secondo tempo ci sono stati venti minuti di intensità ma in generale non mi è piaciuto quasi niente, comunque giocavamo con una squadra forte. Abbiamo preso gol schierati ed è questo che fa arrabbiare. Se ci sono delle cose che abbiamo condiviso che non vengono fatte è giusto sottolinearle».