Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Asco Holding senza pace Ultima parola ai tribunali
Asco Holding, la possibilità di una composizione dei molti contenziosi fra le parti a fronte di un accordo su un prezzo di recesso migliorativo rispetto ai 3,75 euro per azione approvato nell’assemblea del 23 luglio è stata per alcuni giorni una speranza accarezzata da molti. Ma si è capito che è impercorribile. Così il 24 settembre il Consiglio di Stato si pronuncerà su una richiesta di sospensiva di una sentenza del Tar dello scorso aprile, i sindaci che hanno denunciato il Consiglio di amministrazione per i danni provocati ai patrimoni comunali dalla loro gestione ondivaga non ritireranno l’offensiva giudiziaria e chi ha contestato il prezzo di recesso aspetta che un arbitro si pronunci.
Il 30 settembre, infine, scadrà il termine per i municipi di ottemperare alla legge Madia sulle partecipate, visto che due diversi tentativi di far inserire uno slittamento nel decreto «Milleproroghe» sono falliti.
Siamo al collo dell’imbuto, insomma, nonostante lo sforzo compiuto da una «commissione» di sindaci fedeli al Cda di individuare una via di pace. «Da settimane non sentiamo più nessuno – osservano però i sindaci oppositori – eppure saremmo stati disposti a ragionare».
Ora non si può che attendere il Consiglio di Stato. In ballo c’è la conferma o meno della bocciatura stabilita dal Tar su un’ipotesi di fondere Asco Holding con la controllata Asco Tlc, via che, per un complesso gioco di percentuali delle partecipazioni, avrebbe continuato a garantire un certo controllo politico della società. Chi ha fatto ricorso ai giudici, il socio privato Plavisgas, spingeva invece per una fusione inversa nella controllata quotata Ascopiave.
Ma anche il secondo grado rovesciasse l’esito del Tar, la chiarezza non sarebbe recuperabile. Bisognerebbe tornare in assemblea, far approvare un nuovo statuto che annulli quello di 50 giorni fa e riproporre una nuova opzione di recesso. Mentre la prima è già stata accolta da più Comuni. Nebbia fitta sulle colline di Pieve di Soligo.