Botte e insulti alla moglie: arrestato Violenze in famiglia ripetute. E in casa aveva taser e tirapugni

Pugni, calci e insulti alla moglie anche davanti al figlio adolescente. I carabinieri di Bastia di Rovolon hanno eseguito ieri un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Cristina Cavaggion e richiesta dal pm Roberto Piccione. L’uomo, un quarantenne padovano, è accusato di violenze in famiglia aggravate e ripetute. A denunciarlo, dopo un anno di maltrattamenti, è stata la moglie, finita due volte in ospedale con prognosi di 10 e 20 giorni e dimagrita a dismisura per lo stress patito nella relazione ormai naufragata. L’ultima aggressione di due settimane fa, l’ha convinta a chiamare i carabinieri, ponendo fine al suo inferno e a quello del figlio: entrambi ora si trovano in una casa famiglia protetta. L’uomo è stato portato in carcere. A pesare sull’accusa non solo i referti medici e la testimonianza della vittima ma anche il ritrovamento in casa di alcuni arnesi pericolosi: un taser, un tirapugni e un pugnale di 18 centimetri che la donna aveva scoperto nell’abitazione e denunciato ai militari. Entro cinque giorni l’arrestato potrà essere sentito dal giudice e potrà raccontare la sua verità. L’escalation di violenza verso la consorte è cresciuta negli ultimi mesi quando, oltre alle minacce verbali, la donna ha subito la rottura del setto nasale per le percosse del marito. (r.pol. - a.pist.)