Kioene a zero punti Baldovin desolato: siamo calati troppo

È la sconfitta che fa più male, come un dente infiammato che pulsa, che ti fa disperare. Perché la Kioene Padova a Milano poteva vincere e invece, come spesso accade, si ritrova prigioniera sempre di quel qualcosa che manca e che non riesci a capire bene cos’è. Assurdo, dopo una partita durata oltre due ore e senza che la Revivre potesse schierare il suo asso Nimir, che ci si ritrovi a parlare di zero punti in classifica. Neppure la consolazione di aver rosicchiato un terzo della posta in palio a Milano, o aver trascinato la partita al tie-break: «È stata una partita combattuta con set tirati – sospira Valerio Baldovin ma è stato anche un match a due facce per quanto ci riguarda: abbiamo giocato un buon primo parziale, facendo molto bene in tutti i fondamentali, con buone trame offensive. Poi siamo calati in ricezione, faticando a mettere la palla a terra». Anche Marco Volpato non si dà pace: «Milano era alla ricerca di sicurezza dopo il brutto esordio con Ravenna – evidenzia il centrale - eravamo partiti bene e giocando come nel primo set avremmo vinto la partita. Ma ci ritroviamo con nulla in mano». Da segnalare, nel secondo set, il cartellino verde per l’opposto patavino Torres, che ha ammesso di aver sfiorato la palla sull’attacco di Basic. Un’ammissione che conferma il trend introdotto dalla Lega, teso a premiare chi si autoaccusa di un tocco, senza attendere il video checkpoint system e riducendo i tempi di gioco.

In campo La Kioene