Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Fiera, i soci a caccia del nuovo gestore
Via libera all’indagine di mercato. Giordani: «È il momento di pensare in grande»
Inizia ufficialmente la caccia al nuovo gestore della Fiera. Il Comune, con una delibera di giunta, ha approvato la proposta di Fiera Immobiliare (ovvero del segretario della Camera di commercio Maurizio Pirazzini) di una indagine di mercato per individuare il soggetto giusto: dovrà occuparsi di spazi espositivi, del polo dell’innovazione, del quartiere universitario, del centro congressi. Il sindaco Giordani: «È giunto il momento di pensare in grande».
Il futuro è adesso. A distanza di quattro mesi dall’uscita di scena dei francesi di Gl Events (era il 19 giugno) e alla vigilia della trentaseiesima edizione della sua rassegna di maggior successo («Auto e moto d’epoca», da domani a domenica), la Fiera di Padova va a caccia di un nuovo gestore. E lo fa attraverso Fiera Immobiliare, ovvero la compagine interamente pubblica (partecipata al 47,9% dal Comune, al 47,9% dalla Camera di Commercio e al 4,2% dalla Provincia) che è non solo proprietaria di tutto il quartiere espositivo di via Tommaseo, ma è pure titolare dell’organizzazione degli eventi. Anche se in proposito, almeno fino al termine di quest’anno, il braccio operativo resterà ancora la Geo Spa, cioè la società che fa capo agli imprenditori padovani Andrea Olivi e Luca Griggio e che, a settembre 2016, è arrivata in soccorso dei francesi di Gl Events, già intenzionati ad andarsene con un bel po’ di anticipo rispetto alla scadenza del contratto trentennale siglato nel 2005. A imprimere l’accelerata decisiva verso il futuro ci ha pensato Maurizio Pirazzini, presidente di Fiera Immobiliare nonché segretario generale della Camera di Commercio, elaborando tutti i documenti necessari per avviare un’indagine di mercato volta a verificare l’appetibilità del complesso di via Tommaseo. Un complesso che, sulla base della linea d’indirizzo condivisa dai tre soci pubblici, dovrà andare oltre la sua tradizionale vocazione espositiva, comprendendo anche il cosiddetto hub dell’innovazione (in stretta sinergia con il Parco scientifico e tecnologico Galileo), l’ampliamento della Scuola d’ingegneria dell’università (con aule e laboratori per circa quattromila studenti) e, soprattutto, il centro congressi in costruzione al posto del padiglione 10. L’obiettivo, insomma, è quello di individuare un unico grande gestore che si occupi non solo della classica attività fieristica, ma pure dei rapporti col mondo della convegnistica, dell’impresa e della ricerca accademica. L’indagine di mercato predisposta da Pirazzini è stata ieri approvata dal Comune con un’apposita delibera di giunta. E nei prossimi giorni, prima di essere resa pubblica e quindi avviata, verrà ratificata pure dalla Camera di Commercio (la giunta è fissata per martedì 30 ottobre) e dalla Provincia (il sindaco di Loreggia Fabio Bui, neopresidente in pectore, verrà eletto mercoledì 31 ottobre).
«Dopo gli sforzi immani che abbiamo fatto per salvare la Fiera da una grave situazione – sottolinea il primo cittadino Sergio Giordani – ora è arrivato il momento di pensare in grande. La tradizione e le ambizioni di Padova meritano uno sforzo straordinario per immaginare il futuro e passare rapidamente ai fatti. Per il nostro quartiere espositivo, i prossimi mesi dovranno essere quelli del rilancio e della ricollocazione strategica sul mercato. E ciò andrà fatto senza guardarsi l’ombelico o chiudersi nei recinti, ma spalancando porte e finestre alle migliori esperienze nazionali e internazionali».