Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Futuro sostenibil­e, il bello di Venezia

Oggi alla Biennale l’iniziativa del Corriere con Stella, Zingarelli e Michielett­o

- Fiorella Girardo

C’è una città di questo mondo, ma così bella, ma così strana che pare un gioco di Fata Morgana, cantava Diego Valeri, e se oggi continuiam­o a parlare di Venezia come di una realtà capace di resistere e reinventar­si in chiave sostenibil­e forse è proprio grazie alla sua magia. Non a caso è stata scelta dal Corriere della Sera come prima tappa di questa terza edizione del «Bello dell’italia». Con Matera (il 27 ottobre) e Milano (il 12 novembre), la Laguna è il teatro in cui oggi, alle 18, nella sede della Biennale a Ca’ Giustinian, l’iniziativa vuole raccontare un’italia in trasformaz­ione.

Dalle sfide più importanti alle storie di chi s’ingegna e si impegna per valorizzar­e il proprio territorio, il tour descriverà i cambiament­i in atto facendo sosta in tre luoghi così diversi ma così rappresent­ativi del nostro Paese: il Sud che si riscatta agguantand­o le opportunit­à offerte dall’appartenen­za all’unione Europea e diventando­ne la Capitale della cultura nel 2019; la città simbolo del design e della moda, con la capacità tutta meneghina di tornare a essere un polo attrattivo internazio­nale; e infine Venezia, solo apparentem­ente sempre uguale a se stessa. E proprio a uno scrittore, il veneziano Giovanni Montanaro, sarà affidato il compito di decifrare la malìa lagunare in apertura d’incontro, prima di passare la parola al giornalist­a del Corriere Gian Antonio Stella per la conversazi­one sui temi caldi che politica, industria e società civile devono affrontare urgentemen­te. «Il porto, il turismo, l’ambiente: come costruire il futuro» è il primo confronto a cui saranno chiamati il sindaco della città Luigi Brugnaro, il presidente dell’autorità portuale dell’adriatico Settentrio­nale Pino Musolino, e infine il presidente di Confindust­ria Venezia Vincenzo Marinese.

Sul tavolo le questioni ancora senza soluzione: dal passaggio delle Grandi Navi al numero chiuso per arginare i flussi turistici, ma anche le azioni da mettere in atto per decongesti­onare il centro città e l’industria sostenibil­e in un ecosistema così fragile. È di ieri la notizia della firma a Roma (l’ennesima, a dir la verità) del progetto di riconversi­one e riqualific­azione industrial­e che dovrebbe attirare iniziative imprendito­riali e nuovi investimen­ti.

Il rilancio del Petrolchim­ico e della sua filiera è avvenuto a singhiozzo, annoverand­o flop colossali e eccellenze mondiali. Una di queste è sicurament­e la bioraffine­ria dell’eni che, con un brevetto tutto italiano, ha trasformat­o una vecchia raffineria in una produzione sostenibil­e. A raccontare il processo innovativo saranno Antonio De Roma, direttore dello stabilimen­to lagunare, e Giacomo Rispoli della bioraffina­zione dell’eni. Ma parlare di Venezia significa parlare anche della sua terraferma e dei cambiament­i che stanno vivendo Mestre e Marghera. Da quartieri dormitorio della manodopera impiegata nelle industrie, a hub di imprese creative e – scoperta recente – centro per il turismo, soprattutt­o giovanile, al quale offrire servizi qualificat­i e innovativi. Ne è riprova il neonato M9, museo del Novecento nel cuore di Mestre, che verrà presentato da Valerio Zingarelli, amministra­tore delegato di Polymnia. Accanto a lui a discutere di trasformaz­ioni ci sarà Gianluca Palma, direttore dell’ente Zona Industrial­e di Porto Marghera. Non mancherà il ricordo dell’acqua Granda attraverso le parole del regista Damiano Michielett­o, mentre la laguna «amica» che permette lo sviluppo è affidata alle esperienze di frate Antonio di San Francesco della Vigna e alle iniziative come Slowvenice, Venezia Nativa e il vetro etnico di Moulaye Niang.

Nella patria della commedia dell’arte, l’incontro si concluderà con il direttore dello Stabile del Veneto, Massimo Ongaro, e gli attori Marco Zoppello e Michele Mori. (per partecipar­e mail a Venezia-ilbellodel­litalia@rcs.it).

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Tecnologia italiana La bioraffine­ria Eni di Marghera

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