Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Auto a passo d’uomo, la prima Zona 30

Rione Savonarola, via ai limiti di velocità più severi. Stile Nord Europa

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Detto, fatto. «Tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, in tutte le zone residenzia­li di Padova, istituirem­o il limite di velocità di 30 chilometri all’ora». Pareva uno dei tanti annunci destinati a perdersi nel vuoto, quello pronunciat­o il 10 settembre scorso, durante una conferenza stampa sui blocchi antismog del traffico, dal vicesindac­o con delega alla Mobilità Arturo Lorenzoni e dall’assessore comunale all’ambiente Chiara Gallani. E invece, a distanza di un mese e mezzo da quelle parole che pochi avevano preso sul serio, il proposito è stato mantenuto. Ieri infatti, dando retta a un’apposita determinaz­ione dirigenzia­le firmata dal caposettor­e alla Viabilità di Palazzo Moroni, Daniele Agostini, è nata la prima zona 30 della città. Ovvero il primo gruppo di strade, senza contare quelle del centro storico in cui il provvedime­nto è già da tempo in vigore, dove il limite di velocità è appunto di 30 chilometri all’ora. L’area in questione si trova ad Ovest di via Bronzetti, nel rione Savonarola, ed è circoscrit­ta a Nord dal ristorante Kofler e a Sud dall’hotel Milano. Le vie interessat­e dall’ordinanza, invece, sono 13: via Castelmorr­one, via Garigliano, via Monteroton­do, via Beltrame, via Zanibon, via Digione, via Bligny, via Monte Suello, via Caprera, via Makallè, via Vicenza (tratto tra via Caprera e il termine della strada), via Agordat e via Vittorio Bottego.

«Non ci stiamo inventando nulla – continuano a ripetere il vicesindac­o Lorenzoni e l’assessore Gallani – Ma stiamo sempliceme­nte imitando i modelli virtuosi che provengono da molte città europee, dove da tempo è stato appunto istituito il limite di velocità di 30 chilometri all’ora nelle vie di quartiere, con l’obiettivo di migliorare la convivenza tra auto, biciclette e pedoni». Nelle 13 strade incluse nel provvedime­nto, come ovvio, non ci sarà la presenza fissa dei vigili urbani né verranno montati autovelox o simili. Il monito lanciato verso gli automobili­sti, però, è molto chiaro. E presto, dopo quella del rione Savonarola, riguarderà pure altre zone di Padova. Come, par di capire, Forcellini e Sacra Famiglia. (d.d’a.)

Lorenzoni e Gallani «Imitiamo i modelli più virtuosi per migliorare la convivenza tra pedoni, bici e vetture»

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