Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Norman Foster & C. ecco i finalisti di Piavefutura
Ora dovranno consegnare i loro progetti entro 120 giorni. La giuria del Bo ha scelto i dieci finalisti di Piavefutura, il concorso di progettazione rivolto agli studi di architettura che vogliono firmare il nuovo campus di Scienze economiche e sociali nell’ex caserma Piave di riviera Paleocapa. Il bando, lanciato a giugno e chiuso ad agosto, aveva fatto gola a 62 raggruppamenti temporanei di professionisti da tutta Europa, guidati da più di un’archistar. E in sei casi su dieci, la scrematura ha premiato le collaborazioni internazionali. L’elenco dei finalisti parte dallo studio Sauerbruch Hutton di Berlino, che tra l’altro ha disegnato il museo M9 di Mestre, e prosegue con lo studio Bak Gordon di Lisbona. Tra i nomi stranieri anche lo studio spagnolo Cruz Y Ortiz Arquitectos, che ha firmato la facoltà di Medicina a Granada e quella di Scienze dell’educazione a Siviglia, lo studio Barozzi-veiga di Barcellona, lo studio Teemu Kurkela di Helsinki e lo studio di sir Norman Foster ( foto), noto in tutto il mondo per aver progettato il grattacielo «30 St. Mary Axe» a Londra, il Millennium Bridge e decine di altre opere di grande rilevanza. Le quattro candidature italiane sono guidate dallo studio Steam di Padova, che ha contribuito agli ospedali di Schiavonia e dell’angelo di Mestre e include lo studio milanese di David Chipperfield tra i suoi partner, dalla Ipostudio Architetti di Firenze, che ha disegnato due campus universitari nel capoluogo toscano, dallo studio bolognese di Mario Cuccinella (allievo di Renzo Piano) e dallo studio Arup Italia di Milano, che ha contribuito al Bosco verticale di Stefano Boeri. Proprio Boeri è uno dei candidati illustri esclusi insieme a Boris Podrecca, l’archistar italo-sloveno che nel 2010 aveva disegnato i grattacieli del progetto Pp1(poi tramontato). Il concorso mette in palio 100 mila euro per il vincitore, 80 mila per il secondo, 60 mila per il terzo e 40 mila per tutti gli altri finalisti.