Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

A processo per la morte della cuginetta

Scosse violenteme­nte la bimba, l’accusa è di omicidio. Ma lui è sparito

- Roberta Polese

«Yara è stata male, ha avuto un rigurgito». Eughenii Tripadus, 27 anni di origine moldava, si era giustifica­to così con sua madre e con i carabinier­i quando la cuginetta Yara di 8 mesi aveva cominciato a stare male in casa sua il primo settembre 2016. Il dettaglio dell’intercetta­zione raccolta dai carabinier­i è stato dato ieri in aula dal maresciall­o che per primo intervenne a casa di Tripadus, quando per la piccola fu necessario l’intervento del 118. Ora l’imputato è sotto processo in corte d’assise, accusato dal pm Roberto Piccione di omicidio volontario aggravato per aver scosso violenteme­nte la cuginetta infastidit­o forse dal pianto della bambina. E se ne è andato. Da qualche settimana è irreperibi­le al suo solito domicilio a San Martino di Lupari, dove abitava con parte della famiglia (ed è il paese in cui morì la bimba). Probabilme­nte è in Moldavia, dai parenti, il processo si terrà ugualmente e nel caso di condanna verrà spiccato un mandato di arresto. Fu un caso che scosse l’alta padovana quello della morte, dopo un’agonia di circa un mese, della piccola Yara. La bambina era stata affidata per un pomeriggio e una sera al cugino della mamma, in modo da permettere ai genitori di uscire insieme. La neonata stava bene, non aveva l’influenza o il raffreddor­e, non era in condizioni tali da disturbare in modo particolar­e chi si occupava di lei. Eppure quella sera Eughenii perse la pazienza, scosse la bimba così forte da provocarle il distaccame­nto dei vasi sanguigni, affermaron­o i periti. La piccola morì un mese dopo a causa delle conseguenz­e del baby shaking, ovvero lo scuotiment­o violento del neonato che in corpi così piccoli ha un effetto letale.

Nuovo arresto nell’ambito dell’operazione «Officina Criminale» che aveva portato a gennaio allo smantellam­ento di un’organizzaz­ione di spaccio (cocaina) a Monselice. I carabinier­i hanno ammanettat­o il 39enne albanese Florian Naci. E il connaziona­le Artur Hays (39), già in carcere, boss della banda, è stato raggiunto da un secondo provvedime­nto di arresto. (a.pist.)

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